
Leggende di Natale
Come sono nate le tantissime tradizioni legate al Natale. Ognuna di queste ha una storia ma è anche legata alla leggenda. E oggi ci occupiamo proprio di questo, delle leggende di Natale.
Leggende di Natale
1.Agrifoglio: secondo una leggenda, la nascita di questa pianta avvenne proprio la notte in cui nacque Gesù. Un ragazzino, vedendo una gran folla di persone che si dirigeva verso una grotta, illuminata da una luce divina e dal canto degli angeli, chiese a una donna che si stava dirigendo anch’ella verso la grotta, che cosa stesse succedendo: “Non lo sai? E’ nato il figlio di Dio e noi tutti stiamo andando a omaggiarlo!”. Il ragazzino si unì alla folla ma presto si accorse che tutti avevano con sé un dono per Gesù, mentre lui non aveva nulla. Cercò nei dintorni qualcosa da regalare e, senza volere, si punse con una pianta spinosa. Il ragazzino iniziò a intrecciare alcuni rami della pianta, noncurante delle ferite che si stava procurando e delle gocce di sangue che macchiavano le foglie. Quando portò il suo dono a Gesù bambino, tra le dure foglie della pianta erano nate delle bacche rosse come il sangue che il ragazzino aveva versato per intrecciare la sua corona. Nacque così l’agrifoglio. La tradizione di addobbare con agrifoglio la casa è comune a molti Paesi, come abbiamo visto nell’articolo “Natale in Europa”.
2.Pungitopo: non starò a soffermarmi sulla differenza tra pungitopo e agrifoglio perché dovrei scrivere un articolo a parte. Prendi come assioma che agrifoglio e pungitopo sono due piante diverse, ok? Secondo la leggenda, in un tempo molto lontano, alla fine dell’estate, una famiglia di topini chiese ospitalità a una pianta dal tronco intricato e nodoso ma dalle foglie delicate. In cambio i topini le avrebbero procurato cibo per l’inverno. La pianta accettò ma ben presto se ne pentì perché i topini non facevano che strillare dalla mattina alla sera e i piccoli le strappano i rami per giocare. Passato l’inverno e arrivata l’estate, la famiglia di topi se ne andò a trovare dei parenti. La pianta, allora, con molto sforzo iniziò a produrre grandi foglie acuminate. Quando la famiglia di topi tornò per riappropriarsi della propria casa, non riuscì più ad entrare perché le grosse spine pungevano. I topini tentarono invano di entrare ma la pianta ormai era diventata un pungitopo! A proposito di topolini, per Natale puoi sorprendere i tuoi bambini con queste ricettine fantasiose!
3.Vischio: esistono molte leggende su questa bellissima pianta natalizia. Quella che mi piace di più è questa, appartenente alla tradizione scandinava: Baldur, figlio di Odino e Frigg, era un giovane molto bello e ammirato da tutti, tanto da suscitare l’invidia di una perfida maga, che lo maledisse. Frigg, sconvolta da questa orribile notizia, fece giurare a tutte le cose create che non avrebbero mai fatto del male a suo figlio Baldur, ma si dimenticò della pianta di vischio. Un giorno, il perfido Loki, geloso di Baldur, che conosceva la storia del vischio, intinse le sue frecce nel liquido velenoso della pianta e uccise così Baldur. La madre Frigg pianse tutta la notte sul corpo del figlio e al mattino le sue lacrime si trasformarono in perle gelatinose, quelle proprie della pianta. Se anche a te le piante selvatiche piacciono come a me, puoi leggere la mia intervista a Cecilia Lattari!
4.Stella di Natale: torniamo alla notte in cui nacque Gesù però ci spostiamo magicamente in Messico. Infatti, come ci ha ricordato Lavinia in un articolo scritto per L’Agenda, la Stella di Natale è una pianta messicana. secondo la leggenda, una bambina di nome Tina, non avendo doni da portare a Gesù bambino, scoppiò a piangere. Le apparve un angelo che le chiese perché fosse triste. “Non ho niente da portare a Gesù”, rispose la bambina. “Certo che hai qualcosa da portare: il tuo amore!” le disse l’angelo e la invitò ad uscire di casa e raccogliere alcune frasche da portare poi in chiesa. La bimba fece come le aveva suggerito l’angelo, raccolse alcune frasche e le legò con il fiocco rosso che teneva uniti i suoi capelli. Poi si recò in chiesa, depose il mazzo sull’altare e iniziò a pregare. Il mazzo si trasformò in una bellissima pianta. Era nata la stella di natale.
5.Ghirlande dell’albero di Natale: ci spostiamo in Germania, dove viveva felice una bella famiglia. La mamma, poco prima di Natale, si mise a pulire casa, in particolare il salotto dove avrebbe esposto l’albero. I ragni che abitavano la casa si rifugiarono in soffitta, ma quando la casa fu tutta pulita, uscirono fuori e si fermarono entusiasti davanti all’albero. Meravigliati, cominciarono a salire e scendere tra i rami, lasciando dei fili di ragnatela grigia e polverosa. La notte della Vigilia, Babbo Natale si accorse dell’albero malconcio e decise di trasformare le ragnatele in fili d’oro e d’argento, che sono quelli con cui decoriamo l’albero di Natale. Sei vuoi sapere come è nata la tradizione dell’albero di Natale, dai un’occhiata qui!
6.Albero di Natale: le leggende sulla tradizione di fare l’albero di Natale sono tantissime e, come abbiamo visto, ne abbiamo già parlato in un precedente articolo. Uno dei racconti più belli, a mio avviso, è quella che narra la storia di un bambino che, nel giorno della vigilia di Natale si perse nel bosco e trovò riparo sotto un grande abete. Il piccolo si addormentò e l’albero lo avvolse con i suoi rami per proteggerlo dal freddo. Al mattino, gli uomini del paese che erano andati alla ricerca del piccolo disperso, lo trovarono sano e salvo sotto l’imponente abete che, durante la notte, si era ricoperto di cristalli di ghiaccio che scintillavano alla luce del sole. E così nacque l’idea di adornare un abete con colori e luci in ricordo di quel magico evento.
7.Campane: quando nacque Gesù, molte persone si misero in viaggio per andare a omaggiare il piccolo re. Un bambino cieco chiese ai passanti di aiutarlo a raggiungere la grotta ma nessuno gli prestava ascolto. Quando la folla si allontanò, il bimbo udì una campana da bestiame e pensò che potesse aiutarlo a condurlo fino alla grotta e così fu. Per questo motivo le campane sono suono di allegria che annuncia il lieto evento. Della Nascita di Gesù ne abbiamo già parlato in un precedente articolo, leggi qui!
8.Renne: la favola racconta che la renna Rudolph veniva presa in giro dalle altre renne a causa del suo grosso naso rosso brillante. Questo suo difetto, però, fu molto apprezzato da Babbo Natale, costretto a guidare la sua slitta nella nebbiosa oscurità notturna. Per questo motivo Rudolph divenne la renna numero 1 e la morale della favola è che i difetti, per cui gli altri ci prendono in giro, possono invece rappresentare dei punti di forza per farci emergere dalla massa. Qualche anni fa il mio bambino per Natale si è vestito da Rudolph e l’ho raccontato in questo articolo!
9.Palle di Natale: quando nacque Gesù, molte persone gli portarono in dono i regali più belli e vari. Un giovane giocoliere, giunto davanti alla grotta e non avendo portato niente con sé, decise di esibirsi, facendo roteare in aria alcune palle colorate, riuscendo così a far ridere il piccolo. Da quel giorno, per ricordare le risate di Gesù, è tradizione appendere all’albero tante palline colorate. Divertiti anche tu, insieme al tuo bambino, a far roteare in aria alcune palline come un giocoliere e in tante altre attività per bambini della sua età!
10.Befana: lo so, è un po’ presto per parlare di lei ma arriverà più presto di quanto si pensi. Sulla Befana ho dedicato un intero articolo, tra falsi miti e leggende, che ti invito a leggere.
Conoscevi queste leggende di Natale? Scrivilo nei commenti!
Fonte:
Barbara Lombardi Santoro: “Natale in famiglia”, Sarnus ed. Firenze 2014
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