
Mamme che lavorano da casa: come aiutare i bambini ad accettarlo.
Lavorare da casa quando si hanno dei bambini. La mamma deve lavorare, stare davanti al pc, rispettare delle scadenze, mentre i figli vorrebbero giocare ed essere coccolati. Come riuscire a far loro accettare il fatto che questo si tratta a tutti gli effetti di un lavoro? Ce ne parla Chiara del blog Punto e Virgola Mamma.
Mamme che lavorano da casa: come aiutare i bambini ad accettarlo
Poco prima di rimanere incinta ho iniziato la mia carriera da web editor. Mi sono sempre impegnata tantissimo, imparando tante cose e cercando di essere sempre puntuale e professionale, anche se non ero in ufficio. Durante la gravidanza lavorare da casa è stato un bel regalo, perché avevo modo di riposarmi di più e stare tranquilla, senza dover andare in maternità.
A quei tempi il lavoro era poco, ero solo all’inizio, ma con gli anni fortunatamente è aumentato, e anche tanto e questo mi ha portata a passare gran parte del tempo al computer.
Molti pensano che lavorare da casa sia come guardare una serie tv su Netflix, con tanto di pigiama e pop corn, ma non è esattamente così. Lavorare da casa significa proprio lavorare. Vestiti, seduti, senza distrazioni, con grande pazienza e impegno, proprio come in ufficio.
Con una sola differenza: mentre lavori i figli sono intorno a te, che cantano, urlano, giocano e ti chiamano senza sosta. Lavorare da casa significa non staccare mai, anche se per me è una grande fortuna e ne sono incredibilmente grata.
Mia figlia, quando era più piccola, non riusciva proprio ad accettare che io ero spesso al computer. Non capiva per quale motivo io ero a casa con lei ma non potevo giocare o fare qualcosa insieme, mentre il suo papà per lavorare usciva di casa.
Ho cercato di spiegarglielo tantissime volte, ma si arrabbiava spesso e cercava di attirare la mia attenzione disperatamente. Piangeva, faceva capricci, ed io finivo con il metterci sempre il doppio del tempo per lavorare e rispettare le scadenze.
Crescendo ha iniziato a capire che la sua mamma ha questo tipo di lavoro, e che pur essendo a casa è proprio come se fosse in ufficio.
Le ho spiegato che il lavoro è molto importante, che grazie a questo riusciamo ad avere più soldini, e soprattutto le ho spiegato che questo lavoro mi piace molto. Le ho detto che casa nostra è il mio ufficio, e che ho bisogno di tempo e concentrazione per non sbagliare, un po’ come dovrà fare lei quando andrà a scuola. Sono riuscita a farle capire che i miei orari di lavoro, anche se a volte sono un po’ assurdi, sono importanti proprio come se fossi fuori di casa e che, anche se mi vede seduta davanti ad un pc mentre lei è costretta a giocare da sola, non significa certo che non le voglio bene o che non desidererei giocare tutto il tempo insieme a lei.
Spiegando queste cose, con semplicità e sincerità, sono riuscita ad aiutare mia figlia ad accettare il mio lavoro, sottolineando tutti i pregi che ha e la bellezza di riuscire a stare insieme anche mentre lavoro.
Io, da parte mia, ho cercato di andarle incontro utilizzando come orario di lavoro l’orario in cui lei è all’asilo, in modo da potermi occupare di lei per il resto della giornata. A volte riesco a finire tutto in tempo, altre volte mi tocca finire il lavoro la sera, quando lei dorme. Ma per fortuna ho un lavoro che mi consente di essere presente sempre e che mia figlia è finalmente riuscita ad accettare.
Anche voi avete avuto dei problemi nel far accettare ai vostri bambini il lavoro da casa? Scrivetelo nei commenti!
Chiara
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