Le mamme single e i nuovi cartoni animati
I cartoni animati di oggi sono al passo coi tempi? Quale messaggio danno ai bambini e, soprattutto, che immagine di famiglia rappresentano? Ce ne parla Valentina del blog The Pink Blonde Pepper
Le mamme single e i nuovi cartoni animati
Io ringrazio di cuore il creatore di tutti cartoni animati del mondo. Non solo ringrazio il signor Disney che ci ha fatto crescere con le favole più belle di sempre (anche se per onestà intellettuale devo dire che se sogniamo ancora i principi azzurri la colpa è un po’ sua). E’ grazie a chi lavora in questa enorme macchina dei cartoon che io posso respirare nell’arco delle mie caotiche giornate. Insomma, posso avere quei dieci minuti tutti per me. E vi posso assicurare che per una mamma single non è poco. Considerate che sono fuori di casa dalle 7:30 di mattino fino alle 18:00 e quando metto piede dentro casa ho da gestire tutta una serie di lavori ordinari: la lavatrice che lancia panni ovunque, il frigo vuoto, i peli dei mici sparsi ovunque. E poi naturalmente devo giocare con il mio nanetto. Il tempo è poco e bisogna organizzarsi nel migliore dei modi. Ed ecco che ci viene in soccorso Il signor Sky con il suo pacchetto “Bambini”. Ammettetelo, quando i nostri cuccioli si mettono a guardare il loro cartone preferito, siamo tutte risollevate! Se non altro, abbiamo quel quarto d’ora per organizzare il resto della giornata o semplicemente…riposarci! E’ la nostra formula di eterna giovinezza, il nostro elisir di vita.
Voi non avete idea di quanto i cartoni animati facciano bene alla psiche di una mamma single. Vi ricordo che siamo sole, che non abbiamo alcuno aiuto esterno, e spesso ci sentiamo sole. E per finire, siamo quasi sempre stanche! Soprattutto se ci barcameniamo tra una parte all’altra della città, per rincorrere non solo i nostri ma anche gli impegni dei nostri bambini: il calcetto, il laboratorio, il cinema, l’incontro con altri bimbi, le feste, i cinema e chi più ne ha più ne metta.
Grazie, Peppa Pig. Grazie Topolino. Voi sì che siete un toccasana per le nostre vite! Certamente posso sostenere con cognizione di causa che i cartoni degli anni ‘80, quelli con Bim Bum Bam, con il pupazzo One e –da non crederci- con un Paolo Bonolis in piena pubertà, erano un altro livello. Sicuramente meno curati nel dettaglio, a tratti anche poco educativi se si pensa al triangolo amoroso tra Georgie e i sue due fratelli.
Eppure erano geniali, unici e indimenticabili.
I tempi sono cambiati e le tecnologie hanno trasformato le immagini colorate in vere e proprie piccole opere d’arte. Ma i contenuti come sono? Si adattano a tutte le famiglie di oggi? Mica tanto. Partiamo da un assunto di base, ovvero che i cartoni animati di oggi sono educativi, ben costruiti e hanno anche morali interessanti.
Non mi riferisco ai vari Spiderman, o cartoni per i più piccini dove basta un pupazzetto a far sorridere il neonato. Mi riferisco ai cartoni che guardano i bimbi dai 3 ai 7 anni, ad esempio. Fascia in cui rientra mio figlio.
Seguitemi un momento e vediamo di analizzare i più famosi.
1)Peppa Pig: Alzi la mano chi non ha mia visto Peppa Pig! E soprattutto chi non abbia imparato a memoria il jiingle della sigla. Io ormai me lo sogno la notte! Questo cartone copre una bella fetta di infanzia, perché piace sia ai più piccini che ai più grandi. E’ stato il primo cartone che ha catturato l’attenzione di mio figlio, e a distanza di anni, continua ad appassionarlo. La forza di questo cartone è dovuto alla semplicità in cui le storie vengono raccontate: c’è la famiglia di Peppa, gli amici di Peppa, ognuno rappresentante animali diversi, e la vita di Peppa, caratterizzata dalla semplicità e dalla normalità. I colori sono rassicuranti, le forme sono tutte tondeggianti e nelle storie di Peppa Pig c’è sempre la gioia nel fare qualcosa insieme. Peppa a volte può sembrare un po’ maestrina, ma con le sue avventure riesce ad attirare l’attenzione di moltissimi bambini. Andiamo ad analizzare nel dettaglio il cartone: c’è una famiglia molto unita, quella di Peppa, simbolo di serenità e felicità. Poi c’è il mondo di Peppa, fatto da altri animali, ognuno con le sue particolarità, simbolo di inclusione. E il messaggio è che la diversità è una cosa bella. La migliore amica di Peppa è Susy, una pecora, e la maestra di Peppa e i suoi compagni è madame Gazzella. Insomma, si è creato un mondo, tranquillizzante, positivo e felice. Lo so, sembra quasi effimero se è visto con gli occhi di noi grandi. Ma ai bimbi piace tantissimo. E inoltre è alquanto educativo. Unica pecca: la voce di Peppa Pig: cambiatela! Per quanto riguarda il concetto di famiglia, ammetto che sono stata spaventata all’idea che mio figlio vedesse un cartone dove ci fosse così limpidamente immaginata la famiglia tradizionale. Però, è rimasto molto più attratto dalle storie (per ora). Certo, se avessero inserito anche altri nuclei famigliari, sarebbe stato meglio.
2)Masha e l’Orso: Fortunatamente, per quanto riguarda il delicato tema delle famiglia, mi è corsa in aiuto Masha con la sua simpatia e la sua verve. In questo cartone russo –peraltro, rappresentante di una cultura molto diversa dalla nostra – i genitori di Masha non si vedono mai. Lei vive in una casa in mezzo al bosco tra i monti della siberia: è vivace, nevrotica, stancante, viziatella e capricciosa. E irrompe nella vita di un povero Orso in pensione che tutto voleva fare fuorché dedicarsi alla bambina con il vestitino color viola. E così ogni puntata racconta quello che Masha combina a Orso e agli abitanti della foresta. E’ interessante qui analizzare il tema dell’amicizia. Per Masha, Orso diventa il suo può grande punto di riferimento, il suo compagno di giochi. Per Orso, invece Masha è quella che le riempie la vita, che la rende più colorata, anche se spesso la sua pazienza è messa a dura prova. Masha, è dispettosa ed è molto vivace. Vorrebbe giocare con tutti gli animali del bosco che ,traumatizzati, quando la vedono se la danno a gambe levate. Riesce persino a spaventare i due Lupi che sono sulla collina. Ma nel susseguirsi delle puntate e poi delle stagioni, sarà interessante vedere come anche gli altri animali, inizialmente diffidenti, si affezioneranno a lei. La location delle storie è il bosco. E’ la Natura infatti, ad avere un ruolo predominante. E insegna ai bimbi che ci si può divertire moltissimo, stando all’aria aperta e a contatto con gli animali.
3)Dottoressa Peluche e PJmasks: devo dire che entrambi i cartoni sono molti carini. Chiaramente mio figlio è più attratto dal secondo ma per un bel periodo non ha disdegnato neanche la fantastica Dottoressa Peluche. Che a mio avviso, è davvero unico. Punto primo, la bambina protagonista ha la pelle nera. E non mi sembra poco, visto che il 90% dei Cartoni Animati hanno personaggi dalle etnie caucasiche. Inoltre, Dotty è una dottoressa! E, grazie ad una magia, riesce a parlare con i giocattoli e a curarli. Al di là dei disegni –Disney- che sono strepitosi, l’idea di questa bambina deliziosa che per vocazione cerca di curare tutti i suoi giocattoli, è davvero interessante. Le storie sono condite di canzoncine spiritose, jiingle e simpatici siparietti del suo giocattolo“Draghetto”. Diversa è la storia dei PJmasks. I tre protagonisti sono – udite, udite – tre super eroi che la notte indossano la loro tuta colorata (il pigiamino, perdon) e vanno a difendere tutta la città dagli attacchi di Lunetta, Romeo e il Ninja della notte. Insomma, in questi racconti, c’è il senso dell’avventura e il mito dei bambini eroi che lottano contro i cattivi. E’ anche un modo per insegnare ai nostri figli cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Insomma, potrei fare altre dieci analisi, ma se continuo così, non ne esco viva. Trovo che i cartoni animati di oggi siano per molti versi, molto meglio di quelli passati sia per la precisione dei disegni che per gli insegnamenti che ne traggono. Ma quello che mi lascia un po’ perplessa è l’immagine “definita” che si fanno vedendo questi cartoni: perché se c’è solo e unicamente un esempio di famiglia, temo che possa essere fuorviante e problematico.
I tempi sono cambiati: ci sono le famiglie tradizionali ma ci sono anche nuclei mono genitoriali e sarebbe bello se nei cartoni ci fosse spazio per entrambi. La realtà è variegata ed è giusto che sia lo stesso nei cartoni animali che nei fatti, dovrebbero dare l’esempio prima di tutti. Devo ammettere che alcuni Film della Disney hanno ben colto questa esigenza. Ma per quanto riguarda i cartoni animati che propongono in televisione, siamo ancora alquanto indietro.
In fin dei conti, di qualsiasi famiglia si parli, c’è sempre l’amore come motore portante.
Buona visione a tutti!
Secondo te i cartoni animati di oggi sono al passo con i tempi? Scrivilo nei commenti!
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