Solo Mamma? No, grazie! Invervista a Chiara Mancarella
E’ iniziata la Blog Mania, l’iniziativa de L’agenda relativa alle interviste ai blogger. Questo mese, l’ospite de L’Agenda è Chiara Mancarella del blog Solo Mamma? No, grazie! Non dimentichiamoci che oltre a essere mamme, siamo anche mogli, lavoratrici, amiche e tutto ciò che vogliamo essere.
Solo Mamma? No, grazie! Intervista a Chiara Mancarella
- Come è nato il tuo blog?Il Blog è nato dal bisogno di far capire alle mamme che una volta entrate nel nuovo ruolo di genitore continuano ad essere donne. Molte, infatti, prese da pannolini, biberon, scuola e attività varie iniziano a trascurarsi come persone e lo fanno anche con il partner e con gli interessi che una volta le facevano sentire appagate. Il blog non vuole avere una veste prettamente scientifica, anzi l’idea è proprio quella di trattare argomenti che restano seri, ma affrontati in tono leggero.
- Non solo mamma perché? Occupandomi di consulenza ricevo sempre tanti messaggi di mamme che chiedono un consiglio sull’educazione dei figli, sul loro ruolo di mamma e spesso dimenticano di essere anche donne. Questa dimenticanza porta purtroppo problemi nella coppia, nella relazione dovuti al fatto che in famiglia non si parla altro di scuola, compiti e di figli. È come se i genitori si annullassero come individui. “Solo mamma? No grazie” vuole essere una sorta di messaggio a tutte le mamme che hanno bisogno di riscoprirsi come donne. Perché è vero che i figli sono al primo posto, ma la propria serenità porta serenità agli altri.
- Mamma e pedagogista clinico: in cosa la tua professione ti aiuta nel tuo ruolo di mamma e in cosa invece ti vincola? Il Blog ha come sottotitolo “Dalla Pedagogia ai biberon e viceversa”. Impossibile per me scindere le due cose. Prima dell’ arrivo della mia bambina vivevo il mio ruolo di Pedagogista all’esterno, dispensando consigli a genitori e insegnanti. Da due anni a questa parte, invece, è un po’ come scoprirsi e reinventare in un certo senso il mestiere. Come Pedagogista cerco di mettere in pratica tutti i miei anni di studio e i vari consigli che do agli altri. Come mamma, invece, cerco di essere presente il più possibile. Ogni genitore si augura il meglio per il proprio figlio e il mio desiderio è quello di veder sempre crescere Ginevra nell’amore e nell’armonia che ci appartiene.Ritornando al sottotitolo, chissà magari ne verrà fuori un libro!
- A chi hai dedicato il tuo blog? Il Blog pur avendo un titolo prettamente femminile in realtà è dedicato a tutti. Argomenti come l’ educazione, la famiglia o la gestione dei figli fanno parte degli uomini e delle donne, in ugual misura. Ma non solo, ho inserito anche un articolo riguardante un evento gastronomico a cui ero stata invitata e ce ne saranno degli altri di questo genere. Ritengo interessante aprirsi a varie opportunità senza rimanere chiusi nella propria nicchia.
- Ci sono dei piccoli “trucchi”, a livello quotidiano, che noi mamme, che non siamo professioniste del settore, possiamo adottare per svolgere al meglio il nostro compito di genitore? Quando si ha a che fare con i figli è importante stabilire sin da piccoli delle regole ben precise, poche ma che debbano essere rispettate, tenendo sempre conto dell’età del figlio. Altro consiglio che spesso mi sento di dare nelle mie consulenze è quello di usare con i bambini un linguaggio reale, ovvero chiamare gli oggetti con i loro veri nomi, senza inventare termine (brum brum) che non significano niente. Parlare ai bambini mettendosi sempre alla loro altezza in modo tale che i visi siano perfettamente di fronte. Moderare il tono della voce, un genitore che urla insegnerà al figlio a urlare. Vanno bene i rimproveri purché siano giustificati: il semplice “No” da solo non ha senso. MAI usare le mani perché rappresentano semplicemente un vostro sfogo fisico, se volete sfogarvi andate in palestra. I figli vanno viziati? Sì, ma nell’affetto.
- Dove trovi gli spunti e il materiale per scrivere gli articoli del tuo blog? Quali sono le tue fonti? I vari articoli nascono dall’esperienza e dalla quotidianità che vivo con le famiglie: grande fonte di ispirazione! Oggi i genitori sono informati, si interessano di Pedagogia e Psicologia, ma se non si è del mestiere si genera solo tanta confusione. Gli articoli pur mantenendo una veste scientifica sono scritti con un linguaggio semplice e comprensibile a tutti.
- Quale consiglio vuoi dare ai lettori de L’Agenda di mamma Bea? Di continuare a seguirci perché collaborano donne e mamme con una gran voglia di mettere la loro professionalità al servizio degli altri e L’ agenda di mamma Bea è la prova concreta che l’unione fa la forza!
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