
Gli etruschi.
Dopo aver parlato dell’origine del popolo etrusco, oggi ci concentreremo sull’origine di una città etrusca: Fiesole. Analizzeremo la sua storia e quella dei suoi antichi abitanti, per poi descrivere quali sono le attività per bambini che si possono trovare in questa cittadina.
Gli etruschi
Nei precedenti articoli ho parlato dell’origine etrusca, abbracciando l’ipotesi villanoviana e, quindi, come origine autoctona. Ma non tutti gli studiosi sono d’accordo: c’è chi ha avanzato l’ipotesi di un’origine orientale, per ragioni legate soprattutto alla lingua (molto simile a quella greca, come alfabeto) alla presenza di oggetti di influsso orientale nei ritrovamenti archeologici e ad alcuni elementi del paesaggio toscano (di cui parlerò nei prossimi articoli) caratterizzato da alberi e piante di origine, appunto orientale.
Un’altra ipotesi era quella che vedeva gli etruschi come originari del nord, delle regioni alpine, teoria seguita soprattutto nell’Ottocento. In realtà, parlare di origine di un popolo ha poco senso, sarebbe come dire “che origine hanno gli italiani?” perché sono tanti gli elementi che, nei secoli, hanno portato alla formazione di un popolo.
A partire dal VI sec. a.C. gli etruschi si stabilirono sul Monte Ceceri, dando vita a uno dei paesi più affascinanti della Toscana: Fiesole, famosa per le mura ciclopiche e per i suoi sacerdoti, ritenuti capaci addirittura di scacciare via i fulmini.
Fu scelta questa zona perché si trovava su un’altura ed era quindi possibile avere un maggior controllo sul terreno circostante, una capacità di difesa più sicura e migliori condizioni climatiche e ambientali (meno umidità e afa). Certo, la collocazione geografica non era comodissima per gli scambi commerciali, ma gli etruschi si ingegnarono anche in questo: dal monte Ceceri, trasportavano le merci caricate sul dorso di animali da soma, arrivavano alla zona dell’attuale Salviatino, qui le caricavano su barche che, attraverso il torrente Affrico, allora navigabile, raggiungevano l’Arno e infine il mare.
Gli etruschi erano degli abili marinai e avevano intensi scambi commerciali con Galli, Fenici e Greci. Infatti, nei corredi funebri delle necropoli, sono stati ritrovati oggetti, quali vasi e ceramiche di fattura ionica e corinzia, oltre che oggetti e gioielli provenienti dall’Egitto. Che cosa commerciavano gli etruschi? Tra i loro cavalli di battaglia vi erano il ferro (che estraevano principalmente nelle miniere dell’Elba) nonché il bucchero (la speciale ceramica di colore nero, ottenuta attraverso particolari condizioni di cottura tali da permettere la trasformazione dell’ossido ferrico, contenuto nell’argilla, in ossido ferroso, dal caratteristico colore scuro) e il vino (di cui appresero le tecniche di vinificazione dai Fenici).
Proprio per motivi commerciali, Fiesole era acerrima nemica di Firenze e si coalizzò spesso con i suoi nemici, tra cui, in epoca Romana, Catilina. E questo reciproco odio perdurò fino a epoche ben più recenti.
Tra le attrazioni di Fiesole da non perdere se si visita la cittadina insieme ai bambini:
- il sito archeologico romano ma di origine etrusca, con le sue mura ciclopiche
- il Parco Avventura Vincigliata
Tu cos’altro conosci sull’origine etrusca di Fiesole o sulle attività da fare insieme ai bambini in questa zona? Scrivilo nei commenti!
Fonte:
Luciano Artusi e Donatella Cirri, “Storie della Storia di Firenze”, Sarnus ed. Firenze 2016
Giuseppe Dalla Fina, “Etruschi”, Giunti ed., Milano 2018
Lascia un commento