Vitamina K: perché è così importante per i neonati?
Perché i neonati spesso hanno una carenza fisiologica di vitamina K, fondamentale per la coagulazione del sangue. Una cattiva coagulazione del sangue può determinare problematiche anche molto gravi, come emorragie, che possono addirittura portare alla morte.
Ma che cos’è la Vitamina K?
Si chiama così perché lo scienziato danese Henrik Carl Peter Dam che la scoprì nel 1935 le diede il nome di Koagulation Vitamin. E’ un cofattore enzimatico, fondamentale per attivare i fattori di coagulazione VII, IX, X e la protrombina. Il neonato possiede una normale quantità di tali fattori che però non sono del tutto attivi fino a che la vitamina non raggiunge il giusto livello nel sangue.
Perché solo i neonati hanno questo problema? Perché si alimentano con solo latte. Infatti noi adulti e anche i bambini assumiamo la vitamina K dagli alimenti: frutta e verdura (soprattutto a foglia verde). Inoltre, una quantità minore di Vitamina K è prodotta dai batteri del nostro intestino. Il passaggio di Vitamina K dalla placenta al neonato è scarsissimo e l’intestino del piccolo non è ancora in grado di produrla perché ancora non contiene batteri. La sua produzione intestinale avverrà dopo il 2° o 3° mese.
Il motivo per cui il pediatra ti dice di somministrare al tuo cucciolo questa vitamina nei primi 3 mesi di vita è legato al fatto che questo rischio di emorragie improvvise (improvvise vuol dire senza sintomi evidenti) si ha, appunto nei primi 3 mesi.
Ovviamente si tratta di fenomeni rarissimi, ma siccome le conseguenze sono molto gravi, occorre prendere provvedimenti.
La malattia è distinta in tre categorie:
- precoce (entro 24 ore dalla nascita): generalmente, è causata da alcuni farmaci assunti dalla mamma durante la gravidanza e in questo caso, solitamente i medici decidono di somministrare la vitamina K alla mamma prima del parto
- classica (nella 1° settimana di vita)
- tardiva (tra la 2° e la 12° settimana di vita)
Per la classica e la tardiva il “trattamento” è il solito: una somministrazione di vitamina K per via intramuscolare al momento della nascita è sufficiente per prevenire la malattia.
Perché il pediatra ha prescritto la vitamina K per via orale?
Fermo restando che il pediatra ne sa più di me, in materia, quindi avrà certo valutato il motivo per cui somministrare a tuo figlio la vitamina K per via orale, il motivo può risiedere nel fatto che sa che non è stata somministrata la vitamina K per via intramuscolare (magari lo ha visto sul libretto pediatrico o per via telematica).
Sono abbastanza sicura nell’affermare che ti avrà però detto che la vitamina K deve essere somministrata per via orale ogni settimana per 3 mesi. Questo perché la prima somministrazione previene l’emorragia classica ma non quella tardiva.
Ove possibile, sarebbe meglio somministrare la vitamina K per via intramuscolare, magari fallo presente in ospedale al momento del parto. Questo perché, per prima cosa basta un’iniezione e si elimina il problema. Seconda cosa perché tu sei un essere umano e ti puoi scordare una volta o due la somministrazione per via orale. Dimenticanza che potrebbe essere molto pericolosa…
Io purtroppo all’epoca non ero ben informata e ho dovuto somministrare a mio figlio questa vitamina per via orale e tu? Scrivilo nei commenti e racconta la tua esperienza.
Fonte: articolo “Vitamina K: basta la puntura” a cura della dott.ssa Anna Maria Falasconi, pediatra della rivista Uppa (n. 3/2016).
Ecco altre cose che dovresti sapere:
- Abbiamo scoperto uno dei tanti motivi per cui le verdure sono importanti, ma c’è altro da sapere al riguardo;
- A proposito di intestino, abbiamo anche parlato di problemi intestinali nei bambini, come la stipsi.
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