

La fine della scuola: si avvicinano le vacanze. E tu, sei pronta?
Lavinia del blog Le Briscole (ex Amichemamme) ci racconta cosa ci dobbiamo aspettare noi mamme da qui alla fine della scuola. Ecco il suo post:
La fine della scuola: si avvicinano le vacanze. E tu, sei pronta?
Carissime amiche, ormai la primavera è arrivata. Nonostante qualche strascico di maltempo, tutto intorno a noi parla di estate che sta arrivando, sole che riscalda, di prati pieni di papaveri, giornate che si allungano, vestiti colorati, allergie stagionali e… scuola che sta per finire.
Sì, mamme, la scuola volge al termine. Tra un mese circa le scuole chiuderanno per la pausa estiva, per buona pace delle maestre e con qualche perplessità per noi genitori.
Ora, io parlo personalmente: temo il momento della fine della scuola, perché la fase del “mamma mi annoio” a volte mi avvilisce talmente tanto che vorrei sprofondare in un buco nero senza ritorno.
Ecco perché credo che fin da adesso bisogni pensare al periodo delle vacanze e della scuola chiusa, cercare di organizzare al meglio le giornate senza perdere la testa.
Ma cosa possiamo fare quando finirà la scuola?
Ecco allora qualche suggerimento, che io stessa sto già cercando di seguire, per evitare così di arrivare impreparata al 10 di giugno.
Cercare di pianificare le giornate in base all’orario, il tempo e i gusti del bambino.
Il panico ti prende quando da un giorno all’altro la routine quotidiana della scuola (sveglia più o meno dolce, colazione e preparazione) lascerà posto al vuoto cosmico: lasciare dormire il figlio un po’ di più, colazione e svacco post-colazione. Complici le alte temperature, vostro figlio magicamente si ritroverà ad osservarti in attesa di un tuo cenno per iniziare la fase “Panico da noia”. Poiché l’anno scorso è stato abbastanza da panico, con un susseguirsi di “mamma mi annoio” pari solo al “Giochi con me Orso” di Masha, ho deciso fin da ora di organizzare l’estate.
Mare e piscina
Vivo in una città di mare, quindi mi verrà facile portare i figli al mare. Mi conosco: il solo pensiero di prendere comunque l’auto, cercare parcheggio per passare una giornata in un posto con sabbia, poco spazio vitale, e altri disagi (che ammetto, sono solo miei!) mi ha fatto virare la scelta verso l’acquisto di una piscina fuori terra. Per fortuna ho spazio fuori in giardino, e ad essere sincera il pensiero di poterli fare divertire senza muovermi da casa mi ha molto tentato. L’anno scorso avevo una piscina gonfiabile, piccolina, ma loro si sono divertiti da matti, e talmente tanto che l’hanno distrutta! Quindi la scelta quest’anno è stata diretta verso un acquisto diverso: una piscina in cui posso entrare anche io! Almeno nelle calde giornate afose potrò usufruirne! Ovviamente sempre mantenendo un livello alto di attenzione e di sicurezza. Vi farò sapere i prossimi sviluppi.
Ciò non significa che non porterò i bambini al mare: certo che andranno! E abbiamo già pronti tutti i giochi da fare in spiaggia: la piccolina non vede l’ora di scavare, me l’ha già detto!
Cosa fare in casa
La stragrande maggioranza di educatori, psicologi ed esperti dell’educazione, hanno più volte sottolineato l’importanza del tempo di noia, quei momenti morti in cui il bambino non sa cosa fare e cerca così di trovare una soluzione alla noia. Il fatto che al giorno d’oggi i bambini siano costantemente pieni di cose da fare, “iper-occupati” con la scuola, le attività extra scolastiche, la tv, Youtube, tablet, computer e chi più ne ha più ne metta, trovo anche io veramente terapeutici i momenti di noia. Ricordo dei pomeriggi estivi in cui non sapevo cosa fare, ma ricordo anche che pensavo molto, cercavo di trovare qualcosa da fare e mi godevo anche il dolce far niente. Invece sembra proprio che i bambini di oggi entrino in crisi se non sono occupati in qualcosa da fare. Saranno le continue sollecitazioni della società, che ci tiene sempre in movimento, saranno gli stimoli della tv, di internet, che ci hanno abituati ormai a correre ed essere sempre connessi. E questi bambini spesso e volentieri la tranquillità e la noia non sanno cosa sia, proprio a causa nostra. Per questo quando i miei figli si annoiano io oltre alle risposte standard, non cerco di caricarli oltremodo… troveranno cosa fare! Però per affrontare la cosa, io ho già pronto il mio arsenale, ossia le proposte standard “salvacervellodimamma” per cercare di suscitare interesse.
Passatempi in movimento: monopattino, palla, corda per saltare, pallacanestro, nascondino. Da fare in giardino oppure al parco. Se fuori non fa troppo caldo, uscire da casa e prendere un po’ d’aria non gli farà che bene. Certo sempre da evitare le ore più calde per scansare colpi di calore o insolazioni!
Passatempi statici: Carte da gioco (varie ed eventuali), giochi da tavolo (vari ed eventuali), libri da leggere o “da fare”, preparare dei lavoretti manuali, costruzioni, Sabbia cinetica… insomma, la scelta è varia!
Senza dimenticare che la maestra lascerà come l’anno scorso, il libro delle vacanze da completare (… e la cosa verrà OVVIAMENTE accompagnata dalla lagna del figlio che non vorrà studiare, arrivando puntualmente alla settimana prima dell’inizio della scuola con l’ansia da prestazione e la paura di non farcela!).
Insomma noi genitori avremo il nostro bel da fare nei prossimi mesi. Noi e probabilmente i nonni e le baby sitter, perché se i genitori lavorano entrambi, gestire i figli quando non c’è scuola comporta la scelta di un aiuto da parte di parenti o, o di tate, centri estivi, colonie, viaggi e “tempi d’estate”. E a volte le scelte possono rivelarsi davvero costose.
Purtroppo viviamo in una società che non garantisce servizi pubblici anche nel periodo estivo. Che a pensarci bene sarebbero la soluzione anche per tutti gli insegnanti ed operatori che sono ancora precari. Ecco, caro ministro dell’istruzione: tenga aperte le scuole pubbliche anche in estate! Dia la possibilità ai genitori che lavorano tutto l’anno di non dover spendere un patrimonio per garantire ai propri figli assistenza senza dover spendere un patrimonio. Aziende, anche voi: organizzate per i vostri dipendenti dei centri estivi per i loro figli. Sarebbe una mossa sociale non da poco. È proprio di questi giorni la polemica molto viva sui social riguardante appunto i costi dei centri estivi pubblici che risultano essere davvero troppo onerosi.
Ho lanciato l’idea, sperando che possa arrivare tra un click e l’altro il piccolo suggerimento…
Ma voi, in confidenza, siete già pronte per il periodo estivo?
Io sono ancora qui che guardo lo schermo del computer e non voglio rassegnarmi… ahahahah!
Lavinia
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