
Luppolo, aggressivo come un lupo
Humulus perché ama i luoghi umidi. Lupulus perché strozza i giovani arbusti cui si abbarbica, così come fa il lupo con la preda.
Luppolo, aggressivo come un lupo
Utilizzato fin dalla Preistoria nell’alimentazione, in età Romana vene utilizzato per aromatizzare una bevanda, ottenuta dalla fermentazione di cereali, che può essere considerata antenata della birra. Ancora oggi il luppolo è uno degli ingredienti della birra, che le dona quel gusto amarognolo.
E’ una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Cannabacee. I fusti sono alti molti metri e si arrampicano attorno a ogni sostegno. Le foglie sono opposte, dentate e protette da una membrana alla base del gambo. I fiori maschili sono infiorescenze ramificate, quelli femminili sono fatti a pigne verdastre. I frutti sono grigi Cresce soprattutto in zone collinari e submontane del nord-Italia e si trova soprattutto nelle siepi, lungo i fossi e i luoghi incolti.
Si utilizzano le infiorescenze, che possono essere essiccate all’ombra. Hanno proprietà calmanti, digestive e toniche.
Utilizzo in cucina: le infiorescenze maschili si possono utilizzare per preparare risotti, minestre, frittate, torte salate, ripieni e dolci perché sono molto succosi. I getti dei fiori femminili sono meno succosi ma comunque utilizzabili per tutte le preparazioni. Con i fiori si può preparare una grappa al luppolo, da tenere in macerazione per circa un mese.
Utilizzo a scopo curativo (solo previo consiglio medico): il decotto di luppolo è utile per digerire meglio, soprattutto dopo pranzi o cene particolarmente abbondanti. Il decotto, inoltre, è utile contro l’insonnia. Contro i dolori nevralgici, è possibile scaldare sul termosifone un sacchetto di stoffa contenete fiori di luppolo e applicarlo caldo sulla parte dolorante.
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Fonti:
“L’erbario in tavola”, Coop.
Giorgio Batini, “Il verde in cucina”, ed. Bonechi, Firenze 2001
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