
Mio figlio inizia l’asilo: consigli per affrontare i primi giorni
L’inserimento alla scuola dell’infanzia è sempre un momento molto temuto da noi mamme. Io ci sono già passata (e sono stata molto fortunata, mio figlio ha pianto solo il primo giorno) e come me ci è già passata (per ben due volte) Lavinia del blog Le Briscole. Ecco i suoi preziosi consigli!
Mio figlio inizia l’asilo: consigli per affrontare i primi giorni
Da genitori siamo sempre molto entusiasti quando si tratta di affrontare una “prima” cosa con nostro figlio: il primo dentino, la prima parola, il primo passo. Non c’è da meravigliarsi quindi che il primo giorno di asilo susciti una miriade di pensieri carichi di ansia e di felicità. Ho portato due figli all’asilo, ho avuto anch’io il trauma dell’inserimento, benché tra il primo e la seconda abbia cambiato atteggiamento.
Basandomi sulla mia esperienza di mamma, di amica di mamme, di figlia, di maestra e in ultimo “studentessa” di glottodidattica infantile (ehm sì… ma questa è un’altra storia!) vorrei dare qualche dritta ai genitori e soprattutto alle mamme che stanno per affrontare questo giorno tanto atteso per la prima volta in assoluto: il primo giorno di scuola! E se l’anno scorso ho parlato del primo giorno di scuola alla primaria, quest’anno voglio dedicarmi alla scuola dell’infanzia.
- Non fare cose troppo esagerate il primo giorno.
Abbiamo aspettato e pensato a questo giorno per 3 anni, da quando abbiamo partorito il pargoletto. Abbiamo deciso pure l’abbigliamento del primo giorno di asilo, pensando già alla foto che scatteremo e immediatamente condivideremo (ché non sfugga agli amici il primo giorno di scuola di vostro figlio!) sui social. Abbiamo pronti i fazzoletti in borsa in caso di pianto, e abbiamo già lasciato il disegnino di un cuore nello zainetto di nostro figlio, come se fosse un segno che gli volete bene, che non lo state abbandonando e che mamma tornerà a prenderli.
Non esagerate
Se fai di questa giornata una specie di spettacolo, ogni altro giorno a seguire sarà come il giorno dopo Natale. È un giorno speciale, e su questo siamo d’accordo, ma cerca di minimizzare con le “cose extra” che non si verificano nella tua normale routine quotidiana. Per esempio: lasciare sempre cuoricini sparsi, nello zainetto o nel porta pranzo, portargli un regalo all’uscita, oppure portarlo a mangiare fuori per un pranzo speciale. Diciamocelo: non è che il bambino abbia bisogno di un “premio” visto che è stato a scuola! Quella diventerà parte della sua vita, la normalità… perché festeggiarla? E ve lo dico perché per esperienza con la mia seconda figlia che ha avuto un inserimento moooolto lungo arricchito da pianti senza senso e crisi di malinconia esagerate, pur di farla stare tranquilla ho tentato pure la “corruzione”! Ma è stato inutile: ogni giorno era una scenata nonostante i “premi”. Tanto valeva evitare fin dall’inizio! Ho solo aspettato che in lei maturasse la consapevolezza che la scuola faceva parte della sua routine, che la mamma sarebbe tornata a prenderla e che la scuola è un posto meraviglioso!
- L’asilo non è solo il posto in cui imparerà le prime “nozioni”
Pensiamo all’asilo come il posto in cui si iniziano ad apprendere i primi concetti, le prime cose “da scuola”. Cioè i numeri, le letterine, il susseguirsi delle stagioni, dei mesi e dei giorni, le poesie e lo stare insieme. Ma riflettiamo bene: tuo figlio possiede tutti i “prerequisiti”? Non parlo di quei prerequisiti da “genitore che si pompa perché il figlio sa leggere a 3 anni”! Dico proprio le basi: sa allacciarsi le scarpe? Sa che la colla non si mangia e non si spalma sulla faccia degli altri bambini? Se per esempio non sa allacciarsi le scarpe, usate le scarpe con il velcro… eviterete situazioni limite tipo bambini senza scarpe, o maestre che devono rincorrerli per allacciare le scarpe. Dedicatevi ad insegnargli il minimo indispensabile per una buona convivenza con gli altri. Alla lettura ci penserà la maestra.
- Rilassati
So che sembra una cosa scontata, ma probabilmente starai sveglia tutta la notte con pensieri del tipo: “E se mio figlio inizia a mordersi pantaloni o peggio non farà amicizia?”. Le classiche ansie da mamma. Stai tranquilla che farà amicizia, i giorni a seguire, se non il primo giorno di scuola. Raramente si trova un bambino che non fa amicizia a scuola. Tu stai tranquilla, non farti paranoie inutili, andrà tutto bene… non pensare a lui, pensa a te. Fai un bagno caldo, bevi un bicchiere di latte e va’ a letto presto. Se non riesci a dormire, fai un pisolino dopo che lo hai lasciato a scuola. Il tuo bambino farà amicizia, stai tranquilla. La maestra è lì per questo, per fare stare tranquilla te. Tu non ci pensare.
- Bacio e via!
I genitori che portano i bambini all’asilo la prima volta commettono l’errore di pensare, “Resterò solo qualche minuto così mio figlio si sentirà più a suo agio”. L’ho pensato pure io. Poi ho cambiato decisamente rotta. Rifletti: ne sei veramente sicura? Sei tu che hai bisogno di sentirti più a tuo agio e tranquilla! Questo invia in automatico un messaggio a tuo figlio che recepisce e sente il bisogno di essere confortato. Non appena tenterai furtivamente di sgattaiolare fuori, il tuo bambino emetterà un urlo di Tarzan che si sentirà persino da fuori. E tu, come ti sentirai? Ancora peggio.
Se sei abbastanza fortunata da avere un insegnante esperto, molto probabilmente appenderà un cartello fuori in cui vieta ai genitori l’accesso in classe, per evitare che mamme e papà continuino a salutare furiosamente il loro bambino. Bacia tuo figlio e vai via, così saprà che non c’è alcun motivo di allarme. Saranno rassicurati dal vostro comportamento, capiranno che la scuola è un posto sicuro e salutare, e si tranquillizzerà. Si dispererà magari per un po’, ma poi si tranquillizzerà, questo è sicuro.
- Evita il terzo grado
Il tuo bambino probabilmente non vorrà ripeterti come ha passato l’intera giornata a scuola. Lo so, non ti sembra giusto, perché tu sei curiosa, vuoi sapere com’è andata, se si è divertito, se si è fatto dei nuovi amici. Ecco, cerca di non sembrare la Santa Inquisizione con le tue domande. Tuo figlio avrà maggiori probabilità di condividere le informazioni spontaneamente. Una domanda generica come “Qual è stata la tua parte preferita della giornata?” potrebbe essere meglio di una domanda del tipo “Ti piace la maestra?”. E poi, probabilmente vorrà passare del tempo con te, non stressarlo con le tue domande!
Per il resto, state tranquille, pensate in positivo. Il modo migliore per superare l’ansia da separazione è essere rassicuranti e sicuri che la scuola sarà un posto divertente e positivo. Goditi questo momento speciale, perché in men che non si dica arriveranno alle medie e saranno presto adolescenti.
E tu, sei pronta per la scuola dell’infanzia? Scrivilo nei commenti!
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