La casa è il tuo porto sicuro: questa è la regola n. 14 della mamma felice. Ogni membro della famiglia, non solo la mamma, dovrebbe tenere bene a mente questa regola, per ritrovare la serenità nel calore delle mura domestiche, dopo un’intera giornata trascorsa in mezzo alla giungla della quotidianità.
Trovi le altre regole qui e, via via a ritroso…
Nessun luogo è come la casa, lo dice anche il detto: “Casa dolce casa…” ed è proprio così:
nessun luogo al mondo è come la propria casa. Anche se viaggiare è bellissimo (come dico sempre a mio figlio, non c’è niente di più bello che viaggiare e vivere, non vedere, i posti in cui andiamo) ma la casa fa parte di te, esprime la tua personalità, specialmente se sei la donna di casa…
La casa è come una madre che ti accoglie tra le sue braccia, quando torni da lei. Che tu sia triste o felice e sempre pronta a darti conforto o a partecipare alle tue gioie magari, perché no? con un buon bicchiere di vino rosso (io, da toscanaccia, voto Brunello!!).
La casa non è solo il luogo in cui mangi e dormi, è un vero e proprio nido, fatto di angolini confortevoli e ricordi di vita: il divano dove passi i tuoi pomeriggi a leggere, la mensolina con quella fotografia di tuo figlio al mare, immerso dentro a una buca di sabbia.
Rappresenta le tue aspirazioni e le tue verità: le librerie piene di testi su argomenti che interessano davvero (abbasso le enciclopedie “a metro”, quelle del famoso “mi serve un metro di libri per riempire lo scaffale”, BUUUU!!!!) i diplomi e le lauree appese alle pareti, l’album del matrimonio, quello del battesimo del piccolo, il diario segreto di quando eri bambina, i biglietti dei regali di compleanno…
I vari spazi della casa parlano della famiglia, sia come gruppo che come insieme di individui. Ognuno ha i suoi oggetti personali e i suoi ricordi. E ognuno vive la casa in modo diverso.
Ciascun membro della famiglia dovrebbe trovare un angolino in cui esprimere la propria personalità. Il mio è sicuramente l’angolino in cui tengo il mio computer e la cucina. Per mio figlio immagino sia l’angolo dei giochi (anche se, devo dire che quest’angolo inizia a diventare un angolone…).
Deve essere uno spazio in cui nutrire la propria anima, deve essere il “porto sicuro”per il nostro spirito e per la parte interiore di noi.
Tu cosa ne pensi? Scrivilo nei commenti!
Fonte: Kristine Carlson: “La mamma perfetta non esiste”, Kolwaski ed. 2012
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