
I primi tre anni dei bambini: ecco perché noi mamme abbiamo l’ansia
I primi tre anni di vita del bambino sono fondamentali per il suo sviluppo intellettivo: proprio durante i primi tre anni, si sviluppano nel cervello del piccolo miliardi (un milione di miliardi, per ‘esattezza) di connessioni sinaptiche (i ponti di collegamento tra le cellule neurali) che poi andranno diminuendo nel corso della sua crescita perché il cervello inizierà a selezionare sulla base dell’esperienza ovvero delle attività che sarà abituato a fare. Noi mamme rivestiamo un ruolo decisivo nello sviluppo intellettivo del piccolo perché rappresentiamo il suo ambiente, gli stimoli che gli offriamo. Ce ne parla Jessika del blog The PM Magazine.
I primi tre anni dei bambini: ecco perché noi mamme abbiamo l’ansia
Le mamme sono portatrici sane di ansie, dubbi e sensi di colpa, i quali più delle volte si dimostrano infondati! Per esorcizzare questa consuetudine malsana di pensare che le mamme sono sempre preoccupate per niente, ecco qui, elencate su un piatto d’argento, i motivi per cui NOI MAMME viviamo in trepidazione! Pronte? Via…
Alcuni studi dimostrano che il tipo di cure che il bambino riceve durante i prime tre anni del pupo, è determinante per i collegamenti del cervello, sul suo sviluppo e su quanto realizzato, soddisfatto, fiducioso di sé e competente sarà da grande vostro figlio. In pratica questi anni in cui, il piccolo a mala pena, riesce a bere da solo dal bicchiere, o a soffiarsi il naso, il suo cervello arriva a crescere fino ad avere il 90 per cento delle capacità che avrà d’adulto!!!
Noi mamme non sappiamo il perché, ci sentiamo solo questa angoscia sulle spalle che ci suggerisce in vari momenti della nostra interminabile giornata, stile visione sciamanica, cosa fare e cosa non fare. Tutto questo avviene fino al compimento dei tre anni del bambino. Coincidenze? No, è il potere della mamma. E’ insito.
Siete entrate in ansia leggendo questa notizia? Insomma, un carico di notizie non poco leggero ci danno questi studiosi. I primi tre anni del bambino, che è totalmente dipendente dalla nostra tetta e gonna, dipende da noi mammine imparanoiate. Siamo noi a plasmare questi piccoli bambolotti in adulti..
Se sei andata in apprensione, nulla è perduto. Ci sono delle linee guida che gli esperti educatori, indicano a noi mamme per custodire e preparare al meglio i nostri cuccioli.
Sono da considerare:
- Il bambino più è sicuro dal punto di vista sociale ed emotivo, più sarà motivato ad imparare e ad assumere nuovi impegni senza paura di fallire. Leggendo, parlando, cantando, stabilendo un contatto visivo o balbettando come fa lui, aiutate il suo cervello a raggiungere la piena potenzialità.
- Rispondere ai bisogni del bambino in modo affettuoso e responsabile ( non servono gli studiosi a suggerirlo, lo farebbe chiunque)
- I bisogni fondamentali ( nutriti, cambiati, lavati ecc..) che sono stati soddisfatti durante la prima infanzia, sviluppano un senso di fiducia negli altri e hanno un alto livello di fiducia in se stessi (Pensate quanto può servire loro, cambiare spesso un pannolino, o addirittura semplicemente prenderlo in braccio, tenerlo stretto quando ha paura!) Creando questo ambiente appagante, forniscono una base per relazionarsi agli altri in maniera positiva!!
- Insegnargli l’autocontrollo sorvegliando e aiutando il bambino a controllare i suoi impulsi. Ad esempio spiegandogli che non si deve mordere. Stabilendo dei limiti giusti, sostenendoli sempre, il bambino sarà meno ansioso, spaventato e impulsivo.
- Accudirlo bene attraverso tanta educazione e un’assistenza sanitaria di routine.
Una cosa importantissima e secondo me la principale e fondamentale: OGNI BAMBINO E’ DIVERSO. DOBBIAMO INCORAGGIARE LO SVILUPPO INTELLETTUALE DEI NOSTRI FIGLI SENZA PENSARE DI CAMBIARLI. NON COSTRINGERLI. IL BAMBINO CONDUCE IL GIOCO. OSSERVANDOLI E ASCOLTANDOLI CON ATTENZIONE, SAPREMO SEMPRE QUALE E’ LA COSA MIGLIORE PER LORO.
E quindi da mamma di una bimba di due anni, a te mamma che mi stai leggendo, ti mando un sorrisone e dico: io, te e l’ansia..ce la possiamo fare!!!”
Tu che cosa fai per sostenere il tuo bambino nel suo sviluppo intellettivo? Scrivilo nei commenti!
Io ho due bimbi e noto che c’è stato, come è normale che sia, un cambio di atteggiamento da parte mia: ovviamente col primo figlio per ogni cosa mi ponevo mille problemi, avevo mille paranoie e mi angosciavo se solo aveva il culetto un po’ arrossato….quando è arrivata la nanetta, ho ridimensionto molte delle mie ansie. E l’ho fatto nei confronti di entrambi: sia del primo, che ho smesso di considerare sempre un bimbo piccolo piccolo, sia nei confronti della seconda con cui ho avuto fin da subito un atteggiamento più rilassato. Insomma insieme ai nostri bimbi cresciamo anche noi e dobbiamo sforzarci di ridimensionare le nostre paure!