Celiachia: la dietista Costanza Nardò spiega cos’è.
Oggi vorrei introdurre un argomento che purtroppo sta riguardando tante famiglie, quello della celiachia. Ne parlerò più volte sul blog, parlando sia del glutine, sia dei vari alimenti nonchédelle ricette gluten free più adatte per i bambini celiaci.
Devi sapere che io ho la grande fortuna di avere una mamma dietista. Il testo che seguirà è stato scritto da lei:
Celiachia: la dietista Costanza Nardò spiega cos’è
La CELIACHIA (termine che deriva dal greco Koiliakos=addominale), o MALATTIA CELIACA è una malattia autoimmune dell’intestino tenue, che si verifica, a qualsiasi età, in soggetti predisposti.
E’ causata dalla gliadina, una proteina del glutine, presente nel grano, e da proteine simili presenti in altri cereali: orzo = orzeina, segale = secalina, farro, kamut, spelta, triticale,………
In questi soggetti (celiaci) l’esposizione al glutine (più esattamente ad una sua frazione: la gliadina) causa una reazione infiammatoria che porta alla progressiva riduzione dei villi che rivestono la mucosa dell’intestino tenue, fino alla loro scomparsa (= Atrofia dei villi).
I villi infiammati si uniscono, si appaiano, creando così una superficie più o meno liscia, senza formazioni villose.
Esempio grafico:
villi intestinali di un soggetto sano, non celiaco:
villi intestinali di un soggetto celiaco, in fase attiva di malattia:
I villi intestinali hanno una funzione adsorbente nel processo digestivo: permettono il passaggio delle sostanze nutritive, da noi introdotte con l’alimentazione, dal canale digerente ai vari organi, tessuti, cellule del nostro organismo.
Infatti, come tutti sappiamo: gli alimenti sono il nostro carburante e affinché tutti i principi nutritivi di cui abbiamo bisogno, introdotti nel nostro corpo, svolgano correttamente la loro funzione, permettendoci di respirare, camminare, crescere, insomma, in una parola di vivere, occorre che la digestione funzioni correttamente!!!
Se la superficie dei villi intestinali (responsabili dell’assorbimento delle sostanze nutritive) diminuisce notevolmente a causa dell’infiammazione (celiachia), (si parla di passare dalla dimensione di un campo di calcio alla dimensione di un bagnetto) diminuisce, ovviamente, la quantità di nutrienti che riescono a passare la barriera intestinale.
Tutto ciò può causare Malnutrizione, Diarrea, Arresto della crescita nei bambini, Gonfiori e Dolori addominali, Anemia, Osteoporosi,………
La CELIACHIA non si può definire una vera malattia, ma una intolleranza ad una sostanza specifica: il glutine contenuto solo in alcuni cereali, tolto il quale, con un’alimentazione priva di glutine, piano piano, nel giro di qualche mese/1 anno, si torna allo stato di normalità, cioè di salute, perché sparendo l’agente patogeno che causa l’infiammazione dei villi, questi ultimi si sfiammano e tornano alla loro forma e funzione normale.
Quindi tranquilli mamme, babbi e nonni: la celiachia non è una malattia, ma uno stato che necessita solo della giusta alimentazione (dieta senza glutine) che non pregiudica assolutamente niente: il GLUTINE è una proteina inutile per la nostra alimentazione, utile solo per una panificazione migliore.
Il 26.05.1965 fu designato come “giornata internazionale della celiachia” e fu fondata l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) che tanto ha fatto e continua a fare per i soggetti celiaci: ogni Celiaco dovrebbe iscriversi a questa associazione, perché con una quota annuale minima ha diritto a ricevere importanti informazioni scientifiche, notizie, Prontuario degli alimenti, Guida all’alimentazione fuori casa, Riviste informative specifiche,……
I Celiaci stimati sono circa 1/100, con una maggior frequenza fra le donne (2:1).
Un tempo, la Celiachia era stata erroneamente classificata come malattia rara.
Gli esami ematici, per una prima diagnosi di celiachia sono antiendomisio (EMA) ed antitransglutaminasi tTGA, cui eventualmente segue la biopsia intestinale endoscopica.
Infatti, per una diagnosi certa di Celiachia è utile una esofagogastroduodenoscopia (EGDS) del duodeno o del digiuno, prelevando campioni multipli (4-8), per evitare falsi negativi.
Dall’inizio del 2012, le raccomandazioni dell’ESPGAN (Società Europea Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica) sono quelle di diagnosi di celiachia in tutti i bambini ed adolescenti in cui siano presenti tutte le condizioni della malattia, e con anticorpi antitransglutaminasi IgA ad alto titolo (>10 volte il normale), senza biopsia intestinale.
Per gli adulti, invece, come accennato poco prima, dopo una prima diagnosi ematica positiva di celiachia, per la conferma finale viene fatta una biopsia digiuno-intestinale:
- se vi è presenza di villi intestinali, non si ouò ancora parlare di Celiachia, eventualmente possono essere fatti controlli a distanza;
- se non vi è presenza di villi intestinali, siamo di fronte ad un caso di Celiachia, che va trattata, quasi esclusivamente con una dietoterapia adeguata (= dieta senza glutine)
In genere, dopo un anno, si può fare una biopsia di controllo.
Faccio notare che la biopsia intestinale è un esame che può essere fatto in sedazione.
Importante è non iniziare MAI una dieta senza glutine, senza una diagnosi specifica.
Dopo la DIAGNOSI, la VISITA GASTROENTEROLOGICA, è sempre consigliabile l’incontro con un DIETISTA.
Con la DIAGNOSI DI CELIACHIA, attraverso il SSN, si ha diritto all’erogazione mensile gratuita fino ad un massimo di spesa, stabilito dalla Regione, di “prodotti dietetici senza glutine” indicati nell’apposito Registro del Ministero della Salute: buoni spendibili nelle Farmacie, Parafarmacie, Erboristerie, Negozi Gluten-free e Grande distribuzione.
Dopo una diagnosi di Celiachia: su un soggetto, è bene venga analizzata tutta la famiglia: vi potrebbero essere forme silenti od anomali (10% in più rispetto al resto della popolazione).
Le manifestazioini cliniche della Celiachia possono essere svariate:
- sintomi intestinali = in genere fino ai 2 anni d’età, con arresto della crescita, diarrea cronica, vomito, distensione addominale, debolezza muscolare, anoressia, irritabilità;
- sintomi extraintestinali = in età più avanzate, possono coinvolgere tutti gli organi, causando osteoporosi, infertilità, aborti spontanei ripetuti, bassa statura, anemia sideropenica, ipoplasia dello smalto dentale, diabete mellito, tiroidite autoimmune, alopecia, epilessia con calcificazione cerebrale, linfoma intestinale.
Vi sono 4 forme cliniche di Celiachia:
- forma tipica,
- forma atipica,
- forma silente,
- forma potenziale.
Come accennato prima, l’unica vera cura per la Celiachia è un’attenta dieta senza glutine per tutta la vita, anche se vi sono allo studio cure alternative come il vaccino e la pillola da assumere al bisogno (???)
COSA SIGNIFICA DIETA SENZA GLUTINE?
Significa togliere dall’alimentazione tutti quei prodotti che possono contenere glutine, quindi menù privi di Frumento, Orzo, Farro, Segale, Spelta, Kamut, (Avena), e dei prodotti da loro derivati (farine, pasta, pane, biscotti, …).
Sono TUTTI prodotti che possono essere tranquillamente rimpiazzati da altri cereali, naturalmente privi di glutine o dai prodotti dietoterapici gluten-free (quelli acquistabili con i buoni del SSN) e ben riconoscibili dal logo rosso AIC della spiga sbarrata, o dal timbro verde del Ministero della Salute, posti sulla loro confezione.
I cereali privi di glutine sono: Riso, Mais, Grano saraceno, Miglio, Sesamo, Quinoa, Tapioca, Manioca, Carrube, Amaranto ma anche Castagne e Patate.
Inoltre, possono, ovviamente, tranquillamente essere consumati tutti gli altri alimenti: Legumi, Verdure, Frutta, Latte e derivati, Carni, Pesci, Uova, Miele, Zucchero, Olio, Burro, Aceto, Sale, Pepe, Spezie, Erbe aromatiche, Bibite, Tè, Camomilla, Caffè (NO quello d’orzo), Succhi frutta, Bevande alcooliche (NO birra e vodka di frumento) purché non manipolati.
In ogni caso, è importante leggere sempre attentamente le etichette degli alimenti, ed eventualmente consultare il Prontuario AIC, proprio per evitare fastidiose contaminazioni.
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