Incontro con Céline Alvarez a Milano alla presentazione del suo libro.
Lo scorso 23 settembre ho partecipato, su invito della Mondadori (nella persona della gentilissima Anna Da Re) alla presentazione del libro “Le leggi naturali del bambino” di Céline Alvarez che si è tenuto a Milano, al Mom’s the Family Bar.
Data l’importanza del testo in questione, per il quale sono trascorsi ormai quasi due mesi e me ne scuso, ma credimi ho dovuto veramente studiare in maniera approfondita, ho deciso di suddividerne la discussione in 3 parti:
- La prima, questa, in cui parlerò dell’incontro con l’autrice, racconterò come si è svolto e di cosa si è parlato
- La seconda in cui farò la recensione del libro (preannuncio già che non so se mi basterà un unico articolo o se sarà meglio parlarne in più tempi)
- Infine parlerò della mia personale esperienza, in cosa è cambiata la mia vita (e quella di mio figlio) dopo aver letto questo libro e quali ritengo siano i comportamenti da tenere per crescere un bambino in maniera armoniosa, sviluppando appieno la sua intelligenza.
Iniziamo?
Incontro con Céline Alvarez a Milano alla presentazione del suo libro.
L’incontro con Céline Alvarez è avvenuto a Milano, lo scorso 23 settembre, in un locale molto in linea con i contenuti del libro: il Mom’s The Family Bar, che si trova in via Fogazzaro 11.
In via Fogazaro 11 alle ore 11 di quel giorno di settembre è avvenuto uno dei miei incontri più importanti, che ricorderò per sempre. L’incontro con una persona che, come me, ha come scopo nella vita quello di rendere il futuro dei nostri figli migliore. Ed è possibile sai? E’ possibile se si seguono le loro leggi naturali, senza imporre le nostre.
Noi, la patria della dott.ssa Maria Montessori, ci abbandoniamo a un sistema scolastico che fa pena! Non voglio fare la paladina della giustizia, ma lotterò con tutte le mie forze per evitare che mio figlio venga rovinato da un sistema di questo genere! Non fraintendermi, ho piena fiducia negli insegnanti di mio figlio: io li ho scelti, TUTTI! Quella di scuola, quella della precedente scuola, quella di inglese, quello di calcio. Tutti sono meravigliosi e di tutti non posso che parlarne bene. Non è rivolta agli insegnanti italiani la mia polemica, sono anch’essi stremati e schiacciati da un sistema scolastico e pedagogico che non rispetta le leggi naturali del bambino.
Céline Alvarez ha voluto riprendere il lavoro di Maria Montessori e portarlo avanti, in base alle conoscenze scientifiche di oggi, sviluppando un metodo che va oltre il concetto stesso di metodo: si tratta infatti di un’educazione fisiologica e universale. E come per Maria Montessori, anche per Céline, questo metodo riguarda l’essere umano nel suo complesso, non soltanto il bambino.
Quali sono i parametri fondamentali su cui si basa il metodo pedagogico e di cui si è parlato durante l’incontro con Céline Alvarez?
- AMBIENTE UMANO: che deve essere di qualità, costituito dai giusti stimoli che non devono essere troppi ma, appunto, buoni. Il cervello del bambino è molto plastico ma dopo i 5 anni di età inizia a selezionare, immagazzinando tutte quelle attività che sono più frequenti. Ecco perché gli stimoli provenienti dall’ambiente devono essere di qualità.
- SEGUIRE LA MOTIVAZIONE ENDOGENA: che è quella che ci spinge a comportarci secondo la nostra indole e che ci porta a memorizzare ciò che ci interessa, non ciò che non ci interessa. E il compito dell’adulto è quello di spingere a consentire al bambino di esprimere la sua motivazione endogena, per permettergli di sviluppare la propria personalità.
- ERRORI: nel momento in cui il bambino commette un errore e ne prende atto, progredisce. Ecco perché gli errori sono così importanti e non devono essere assolutamente puniti.
- ACQUISIZIONE DELL’AUTONOMIA: il bambino deve essere accompagnato a fare le cose da solo e lo può fare mettendo in pratica quelle che sono le competenze esecutive fondamentali, ovvero le fondamenta per sviluppare il proprio futuro (poi vedremo meglio, nel prossimo articolo, quali sono). Quindi, l’adulto è presente all’inizio, mostra come si fa a fare una determinata cosa e poi si fa sempre più da parte, lasciando il bambino libero di fare. A tal proposito, occorre precisare che l’intelligenza dei bambini è spinta a sviluppare l’autonomia e ce ne possiamo accorgere in quei momenti in cui il bambino dice “FACCIO IO!!”: è la legge naturale del bambino che respinge l’aiuto dell’adulto per poter sviluppare la propria intelligenza. Si tratta, in questo caso, proprio di un’esigenza fondamentale del bambino che è tanto più forte quanto più il bambino si impunta a voler fare da solo.
- SONNO E RIPOSO: inutile dire quanto siano fondamentali per immagazzinare tutte le informazioni recepite e per fare ordine mentale.
- AMBIENTE IN CUI SI VIVE: valgono le stesse cose dette per il primo parametro, però, in aggiunta, occorre dire che l’ambiente in cui si vive non deve essere stressato perché le molecole dello stress danneggiano la struttura cerebrale del bambino. Non solo i forti traumi ma anche lo stress quotidiano, se ripetuto nel tempo, può danneggiare le parti del cervello relative all’empatia, alle esperienze cognitive, ecc.. Se invece non ci sono stress inutili e l’ambiente in cui si vive è ricco di amore ed empatia, allora anche a seguito di un evento stressante si assiste a un rifiorire di connessioni neurali. Per ambiente in cui si vive non si intende solo quello familiare ma tutto l’ambiente in cui vive il bambino (scuola, amici, ecc..). Se un bambino si sente amato e rispettato, imparerà anche ad amare e rispettare gli altri.
- ALIMENTAZIONE: il tema dell’alimentazione non è stato trattato nel libro ma è estremamente importante per la salute psico-fisica del bambino. Anch’essa deve essere di qualità.
Questo è ciò di cui si è parlato durante l’incontro con Céline Alvarez, la quale ha risposto anche ad alcune domande, tra cui una che credo possa interessare tutti noi genitori:
I dispositivi elettronici sono dannosi per i bambini?
Prima dei 3 anni di età sono estremamente dannosi. Dopo i 3 anni si possono concedere però solo sotto supervisione dell’adulto.
Sono dannosi perché la rapidità con cui vengono trasmesse le immagini distrugge la capacità di attenzione del bambino. Si uniscono due elementi:rapidità delle immagini e passività del bambino che non costruisce, non realizza niente, rimane passivo di fronte a immagini che scorrono repentine davanti ai suoi occhi.
Nel prossimo capitolo, parlerò del libro, questo è stato solo un assaggio. Se intanto vuoi esprimere la tua opinione, lo puoi fare, nei commenti.
Ti lascio con altri articoli che ti possono interessare:
- proprio dei dispositivi elettronici avevo parlato anche in questo articolo
- come ci dobbiamo comportare noi genitori nei confronti degli insegnanti?
- ecco un’idea viaggio carina per mettere in pratica il metodo di Céline
E ricorda: LA VITA UMANA SI SVILUPPA NEL MODO IN CUI E’ PROGRAMMATA PER FARLO!
Beatrice, ma sai che non la conosco quest’autrice? Devo dire che l’articolo mi ha davvero incuriosito.
Attendo il seguito con la recensione del libro.
E’ una ragazza fantastica e il suo metodo pedagogico è ancora più fantastico. Se ti capita di leggere il libro, ne rimarrai affascinata!