Luogo di incontro religioso, di scontro politico, di ritrovo per un manifestazione o semplicemente per gioire delle vittorie delle due campionesse di serie A, ma anche per piangere la morte di un personaggio illustre, la Piazza del Duomo di Milano è sempre stata il cuore pulsante della città.
In questo articolo ti racconto la sua storia, dalle origini ai giorni nostri.
Che cos’è la piazza del Duomo per Milano?
Con i suoi 7 secoli di storia, la piazza Del Duomo è l’inizio e la fine di ogni percorso, il cuore e l’anima della città. Da Piazza del Duomo si diramano le vie e i corsi principali: via Torino, corso Vittorio Emanuele II che porta a Piazza San Babila, la Galleria Vittorio Emanuele II che arriva fino in piazza Della Scala, via Mercatanti e via Dante.
Chi ha avuto l’idea di realizzare la Piazza del Duomo?
Fu voluta da Azzone Visconti, signore di Milano, agli inizi del 1300 e all’epoca si chiamava Piazza Dell’Arengo.
Ma il nome che più si lega alla realizzazione della piazza è quello del suo discendente, Gian Galeazzo Visconti.
Come fu realizzata e progettata la Piazza del Duomo?
Per renderla così maestosa come la vediamo oggi, fu necessario demolire alcuni edifici, su ordine dei signori di Milano (Azzone e Gian Galeazzo Visconti): intorno al 1330 furono demolite alcune taverne e, a seguire alcune dimore del vescovo, dei canonici (1385) e il Battistero di San Giovanni alle Fonti (1387). Inizialmente Gian Galeazzo Visconti si rivolse ad architetti e ingegneri tedeschi e francesi, ma poi affidò il progetto a Simone da Orsenigo. Giunsero artisti da ogni parte d’Europa, tra cui spiccano i nomi dei maestri Campionesi.
Ma fu grazie all’architetto Giuseppe Mengoni che la piazza è come la vediamo adesso, attraverso le opere di restaurazione che realizzò tra il 1865 e il 1873: fu demolito il complesso di case il Rebecchino e anche il Coperto del Figinì, un’antica loggia al cui posto fu costruito l’arco di ingresso della Galleria Vittorio Emanuele II. Intorno al 1870 furono costruiti i maestosi palazzi porticati sui lati nord e sud e anche la casa Galli e Rosa, cioè l’edificio che chiude la piazza sulla parte opposta al Duomo.
Nel 1896 fu collocata al centro la statua equestre di Vittorio Emanuele II, mentre l’Argentario, sul lato sud, fu costruito in epoca fascista, su progetto degli architetti Portaluppi, Magistretti, Griffini e Muzio e andò a sostituire l’ala destra del Palazzo Reale. Fu bombardato durante la guerra e le opere di ricostruzione terminarono nel 1956: diventò dapprima sede del Palazzo del Turismo e poi sede museale.
Che cos’era la Piazza del Duomo prima di diventare quella che conosciamo oggi?
Tutto iniziò nel IV sec. A.C., quando la tribù celtica dei Galli Insubri giunse in questo territorio per fondare una nuova città e, dopo aver consultato gli oracoli, si fermarono proprio in questo punto, dedicando un tempio alla dea lunare Belisàma.
Due secoli dopo, sempre in questo luogo, i Romani eressero un tempio dedicato alla dea Minerva, mentre nel IV sec. D.C., sempre qui sorsero il Battistero di San Giovanni alle Fonti (quello che fu demolito su ordine dei signori di Milano) e la chiesetta di Santa Tecla, che si trovavano grossomodo al centro della piazza.
Al posto dell’attuale Duomo, nel IX sec. D.C. furono costruiti la chiesa di Santa Maria Maggiore e il Battistero di Santo Stefano.
Nel 1387, nacque la Fabbrica del Duomo, attiva tutt’oggi, con le sue costanti opere di promozione, conservazione e restauro. E’ già attivo il progetto “Adotta una guglia”, tramite cui è possibile “prendersi cura” di una delle 135 guglie del Duomo, bisognose di costanti interventi.
Come ebbe origine il progetto della cattedrale di Piazza del Duomo?
Secondo una leggenda, durante una notte del 1386, il Diavolo apparve in sogno a Gian Galeazzo Visconti e gli ordinò di costruire una chiesa che fosse ricca di riferimenti satanici e immagini demoniache, pena il rapimento della sua anima e una vita ultraterrena condannata all’inferno. Il Duomo è, infatti, un luogo sacro ricco di riferimenti demoniaci e macabri, aspetto che lo rende ancora più intrigante e misterioso.
Il Duomo fu dedicato a Santa Maria Nascente e tutta la città contribuì alla sua realizzazione, attraverso fondi o anche tramite il lavoro manuale.
Gian Galeazzo Visconti voleva esprimere, attraverso quest’opera, tutto il suo potere, lo voleva imponente e di materiale pregiato (marmo). Dalla cava di marmo rosato di Candoglia sul lago Maggiore fece realizzare dei sistemi di canalizzazione per il trasporto dei pesanti blocchi fino alla piazza.
Perché nella cattedrale di Piazza del Duomo si mescolano così tanti stili architettonici?
Perché è un’opera che è durata secoli, nel vero senso della parola: dal 1386 al 1892! E’ così che troviamo il gotico, il neoclassico, il neogotico perfettamente amalgamati tra loro.
La parte alta è in stile gotico ed è stata terminata in epoca napoleonica. I cinque portali della parte bassa sono di epoca barocca.
La porta più antica è quella centrale, realizzata alla fine del 1800 e decorata con i rilievi di Ludovico Pogliaghi, che raffigurano le storie della vita di Maria. Quella più recente è quella più a destra, del 1965, su opera di Luciano Minguzzi che rappresentò episodi della storia del Duomo.
Inizialmente la facciata era quella della vecchia chiesa di Santa Maria Maggiore.
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