La prima volta come babysitter: aspettativa vs realtà.
Ho chiesto alle mie collaboratrici di scrivermi delle lettere aperte per “rompere il ghiaccio” a far partire la mia nuova iniziativa “La posta di Bea”. Si tratta di una corrispondenza online, qui sul blog, in cui Tu puoi scrivermi e raccontarmi quello che vuoi, puoi chiedermi un consiglio o semplicemente raccontare una tua esperienza. Io pubblicherò la tua lettera sul blog e ti risponderò!!
La lettera di oggi è di Elena di Babysits
La prima volta come babysitter: aspettativa vs realtà
Cara Bea,
So che sei una mamma meravigliosa e ho bisogno del tuo parere in merito a quello che mi è successo una volta.
Ho trovato lavoro come babysitter presso questa famiglia e purtroppo il primo (e anche ultimo) incontro non è andato molto bene.
Mi sono presa cura per un paio d’ore di un bambino di 4 anni, che si è dimostrato subito affettuoso nei miei confronti. Abbiamo giocato, letto qualche favoletta e abbiamo pure preparato insieme la merenda!
Quando ci si prende cura dei bambini, a maggior ragione se sono piccoli, bisogna sempre stare all’erta, ma per la prima volta dopo tanto tempo mi sentivo a mio agio e mi stavo pure divertendo. Sono stata anche fortunata ad aver incontrato un bambino educato e rispettoso, cosa che non è sempre facile trovare.
Però non sempre tutto va secondo i piani. Nel momento in cui la mamma ha varcato la soglia della porta, il bambino ha cominciato a piangere lamentandosi che non voleva la sua mamma, ma voleva stare con me! Non mi è mai capitata prima una situazione del genere! Ero in totale imbarazzo e cercavo di calmare il piccolo, consolandolo che sarei tornata un’altra volta, ma ecco che arriva la sorpresa: la madre si innervosisce e dice che il bambino non ha mai fatto scenate del genere con nessun’altra babysitter. Mi paga per le ore lavorate aggiungendo che non è più necessario che io venga le volte successive.
Non mi sembra di aver fatto nulla di male. Ho passato un bellissimo pomeriggio a giocare e prendermi cura di uno dei bambini più dolci del pianeta e dopo quello che è successo, non ho più avuto sue notizie.
Pensi che mi sia dimostrata troppo affettuosa? Avrei dovuto far capire sin da subito al bambino che è importante abbracciare la mamma quando torna? Non volevo assolutamente prendere il suo posto. Mi sono sentita così male! Tu cosa ne pensi?
Un abbraccio,
Elena
Cara Elena,
penso che tu non abbia fatto assolutamente niente di sbagliato, anzi, ce ne fossero di persone come te che si prendono cura dei bambini con affetto e andando oltre il proprio dovere di educare e prendersi cura, persone che vivono il proprio mestiere come una missione, più che come un lavoro…
La mamma del bambino è stata palesemente colta da un attacco di gelosia, peraltro umano di fronte a un rifiuto da parte di suo figlio e ha pensato di eliminare il problema eliminando te, non rendendosi conto che, invece, la soluzione andava trovata altrove e, soprattutto, che è del tutto normale che un bambino voglia rimanere insieme alla persona con cui sta giocando. Anche mio figlio, quando sta insieme ai nonni o a qualche amico di scuola, quando arrivo per riportarlo a casa, mi rifiuta e vorrebbe mandarmi via. E’ normale, si stava divertendo e io arrivo a interrompere questo divertimento… Ma poi tutto torna alla normalità, lui mi vuole bene e torna a cercare le mie coccole..
Ogni mamma è speciale per il proprio bambino e nessuno prenderà mai il suo posto. Quindi, il fatto è che questa mamma è molto gelosa e insicura del proprio ruolo, non si è resa conto che è lei la persona più importante per il suo bambino e ha visto in te una rivale e, quindi, ti ha “fatto fuori”, peraltro cercando di addossarti colpe inesistenti sulle scenate del figlio, invece di essere contenta di aver trovato una persona di cui potersi fidare al 100%.
Quindi, cara Elena, nessun rimpianto, capisco che ti sia dispiaciuto e che ti sia sentita ferita, ma il problema qui è solo l’insicurezza di una mamma gelosa.
Un abbraccio,
Bea
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