Translucenza nucale: cos’è? e perché è così importante?
In questo articolo ti spiego tutto (o quasi) quello che devi sapere su questo esame…
Cos’è la translucenza nucale?
La translucenza nucale consiste nella misurazione, attraverso ecografia, della falda fluida liquida che si raccoglie dietro la nuca del feto, tra la 11° e la 14° settimana di gestazione. E’ un parametro di screening importantissimo per la trisomia 21 (sindrome di down) e altre anomalie cromosomiche, come la trisomia 13 e 18.
Come funziona la translucenza nucale?
Viene abbinata ad altri parametri, come l’osso nasale (visibile ecograficamente) e il dosaggio nel sangue materno di due sostanze di origine placentare (la beta-HCG e la PAPP-A).
L’insieme di tutti questi esami si chiama “Test combinato del 1° trimestre” o “ultrascreening”.
Se il rischio di patologie cromosomiche risulta aumentato, è possibile eseguire un’amniocentesi (N.B.: con tutti i rischi che questa comporta…)
Il test è sicuro al 90-95%, cioè su 100 feti affetti da patologie, se ne individuano statisticamente 90-95.
Trattandosi di un test, c’è anche il rischio dei falsi positivi (dell’ordine del 3-5%).
Cosa si fa dopo la translucenza nucale?
Il passo successivo (da un punto di vista ecografico) è la morfologica, l’ecografia che si esegue intorno alla 20° settimana di gravidanza. Serve ad esaminare tutti gli organi del feto, dalla testa ai piedi. Grazie alla morfologica, si possono analizzare bene alcune strutture, soprattutto quelle cerebrali.
La morfologica che viene fatta di routine è di I livello. Se poi il ginecologo riscontra anomalie, solitamente indirizza la gestante per quella di II livello.
Hai già fatto la translucenza nucale e l’ultrascreening? Ne vuoi parlare nei commenti?
Ringrazio nostrofiglio.it delle preziose informazioni…
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