
Montagna pistoiese, uno dei luoghi più belli dell’Alta Toscana. Con le sue cime che raggiungono quasi i 2000 mt, l’aria qui si fa frizzantina, ma anche altrettanto salubre per i nostri piccini e questa è proprio la stagione adatta per qualche passeggiata (se smettesse una buona volta di piovere…).
La montagna pistoiese si estende dall’Alpe delle Tre Potenze (1940 m) fino alle pendici orientali del Monte La Croce (1319 m) nei pressi della Foresta dell’Acquerino.
Cosa offre la montagna pistoiese per i bambini?
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Ricca è la flora (faggio, cerro, carpino, castagno, abete ma anche mirtilli e funghi porcini) ma tanti sono pure i corsi d’acqua, come il fiume Lima che solca un’ampia valle racchiusa tra l’Alpe delle Tre Potenze e il Passo dell’Abetone.
L’appennino è inoltre conosciuto per le stazioni sciistiche, la più adatta ai bambini è La Doganaccia, da dove una funivia porta a quota 1650 m.
Custodisce poi testimonianze storiche, come i borghi di aspetto medievale di Piteglio e Cutigliano.
Ma la cosa più bella per i bambini è, a mio avviso, l’Ecomuseo. Istituito nel 1990, è un vero e proprio esperimento di un sistema museale territoriale composto da vari itinerari, che si articolano sia all’aperto che all’interno di musei.
Inoltre, grazie alla quasi totale assenza di inquinamento luminoso, questi luoghi ospitano l’Osservatorio Astronomico di Pian dei Termini, nei pressi di Gavinana, dotato di due cupole di osservazione con due telescopi newtoniani. Qui, il tuo bambino potrà osservare le stelle da vicino!
L’intera area è percorsa da tanti sentieri. Ce ne sono per tutti i gusti:
- La via Francesca della Sambuca: la Sambuca Pistoiese, in origine, era feudo del vescovo di Pistoia. Le sue foreste ospitano una comunità di elfi (gli Elfi della Sambuca Pistoiese). Da qui passa la Via Francesca, variante della più nota Via Francigena. Tale percorso, riaperto nel 2010, collega Pistoia a Porretta Terme. E’ un percorso un po’ lungo, per cui ti consiglio di spezzarlo in più tratte…
- Il Lago Nero: è un lago di origine glaciale, che si trova a 1730 m s.l.m. Deve il suo nome al colore delle rocce che si riflettono sulle sue acque. Qui sono presenti anche due specie protette di anfibi: il tritone alpino e il tritone crestato. Questo è un percorso un po’ più facile e veloce, che inizia nei pressi della Foce di Campolino (vicino all’orto botanico dell’Abetone) e prosegue su una mulattiera, addentrandosi poi nel bosco di faggi…
- Cutigliano e dintorni: come dicevo prima, è un bellissimo borgo di impronta medievale, oggi luogo di villeggiatura. Il percorso più suggestivo è quello che da Cutigliano arriva fino a Lizzano, passando attraverso il bosco e offrendo bellissimi scorci sulla vallata.
Hai mai visitato in queste zone? Ti va di raccontare la tua esperienza?
Ringrazio Benedetta Perissi per il suo interessantissimo articolo scritto per Il Piacere di Muoversi.
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