Cecilia Lattari si racconta in Agenda
Cecilia Lattari si racconta in Agenda Cecilia Lattari, floriterapeuta, laureata in Tecniche Erboristiche all’Università di Bologna, esperta di erbe selvatiche, autrice del libro “Erbette dell’Appennino”, educatrice teatrale di corsi volti a riscoprire la capacità creativa, magica e selvaggia che risiede in ognuno di noi, si racconta in un’intervista per L’agenda di mamma Bea.
Margheritina, m’ama o non m’ama
Margheritina, m’ama o non m’ama Bellis deriva dal l’aggettivo latino “bellus” che significa leggiadro, grazioso, piacevole, gentile, insomma: bello. Ma secondo altre versioni, può avere un’origine dal sostantivo latino “bellum”, nel significato di “guerra” probabilmente riferito al fatto che le margheritine, disponibili in grandi quantità nei prati vicini ai luoghi di battaglia, venivano utilizzate dalle crocerossine per preparare infusi con cui medicare le ferite dei soldati. Perennis significa “perenne”.
Papavero, in un campo di grano
Papavero, in un campo di grano. Papaver sembra derivi dal celtico “papa”, cioè “pappa” perché i semi di questo fiore venivano messi nelle pappe dei bambini per farli dormire; Rhoeas deriva dal greco “rhein” che significa “cadere”, nome dovuto alla fragilità dei petali. Il papaver rhoeas non ha niente a che vedere con il papavero da oppio.
Bardana, pelosa come un orso.
Bardana, pelosa come un orso. Bardana (Arctium lappa): Artcium significa “peloso come un orso”. Lappa era il nome scelto da Virgilio per indicare le piante i cui frutti si attaccano ai vestiti. “Lappare”, infatti, in latino significa “prendere”. Il termine “bardana”, invece, deriva dal portoghese “barda”, che significa “sella”, dovuto alla particolare forma delle foglie.