Margheritina, m’ama o non m’ama
Bellis deriva dal l’aggettivo latino “bellus” che significa leggiadro, grazioso, piacevole, gentile, insomma: bello. Ma secondo altre versioni, può avere un’origine dal sostantivo latino “bellum”, nel significato di “guerra” probabilmente riferito al fatto che le margheritine, disponibili in grandi quantità nei prati vicini ai luoghi di battaglia, venivano utilizzate dalle crocerossine per preparare infusi con cui medicare le ferite dei soldati. Perennis significa “perenne”.
Margheritina, m’ama o non m’ama
Protagonista di tante fiabe e favole per bambini, questo è uno dei fiori che più di tutti mettono di buon umore perché segnano l’inizio della primavera: hai presente la sensazione di gioia che provi quando i prati si ricoprono di un tappeto di margheritine. Non so te, ma a me viene voglia di tuffarmici dentro.. Da ragazzini ci giocavamo al “m’ama non m’ama”, vincendo sempre dato che i petali sono dispari e, quindi, se si inizia con il “m’ama”, al numero pari verrà sempre attribuito il “non m’ama”.
E’ una pianta perenne, priva di fusto, appartenente alla famiglia delle Asteracee. Le foglie spatolate sono disposte a rosetta alla base, il gambo è corto, spesso rossastro. I fiori periferici sono bianchi a volte sfumati di rosso, quelli centrali sono gialli. Si trova ovunque, nei prati, nei luoghi incolti, lungo le strade. Le foglie della rosetta basale hanno la caratteristica di essere molto schiacciate al suolo e questo consente alla pianta di non essere falciata, motivo per cui le margheritine ricrescono sempre anche dopo aver tagliato l’erba.
Può essere essiccata all’ombra. Ha proprietà diuretiche, lassative, depurative e stimolanti la sudorazione.
Utilizzo in cucina: fiori e foglie possono essere utilizzati per decorare le insalate, infatti il suo sapore ricorda un po’ quello della carota. Danno un tocco davvero primaverile alle insalate di campo.
Utilizzo a scopo curativo (secondo parere medico): le parti esterne della pianta, pestate, possono essere applicate sulla pelle arrossata come lenitivo. Per le palpebre stanche è possibile applicare due dischetti di cotone imbevuti di infuso di margheritina. L’infuso può essere usato per gargarismi contro le infiammazioni della bocca e della gola.
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Fonti:
“L’erbario in tavola”, Coop.
Giorgio Batini, “Il verde in cucina”, ed. Bonechi, Firenze 2001
Franco Lodini, “Erbe selvatiche”, Giunti ed., Firenze 2018
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