
Mamme in vacanza: ma quale relax? C’è da lavorare anche qua!
La simpaticissima Lavinia del blog Le Briscole torna su L’Agenda di mamma Bea con questo contributo un po’ pungente ma tanto attinente alla realtà:
Le mamme in vacanza si rilassano davvero?
Pensa che mentre stavo editando il guest post di Lavinia, mio figlio, che solitamente sta fisso davanti alla televisione e che per evitare che gli vada il cervello in pappa sono costretta a uscire di casa, nel momento in cui ho acceso il computer non mi ha dato pace per tutto il quarto d’ora in cui ho cercato di lavorare un po al blog. Eh si perché per noi mamme blogger il blog rappresenta un po’ una vacanza. Ma quando le scuole sono chiuse e gli impegni pomeridiani vengono meno, è finita anche la pacchia per noi mamme (altro che mamme in vacanza!)… E anche il blog ne risente…
Mamme in vacanza: ma quale relax? C’è da lavorare anche qua!
E vai che è arrivato luglio e sono arrivate anche le vacanze estive!
In tutto il Paese, le scuole sono ormai chiuse, le lezioni riprenderanno a settembre tra nuovi inizi e vecchi percorsi. E se da una parte i figli, i mariti, i nonni si godono la possibilità di prendersi una meritata pausa dalla routine quotidiana, anche le mamme sognano di avere dalla loro se non una pausa, almeno una tregua dal loro “lavoro familiare”.
Sì amiche, lo so, amiamo i nostri figli, i nostri mariti, la nostra casa e starci dietro con tutto ciò che ne consegue, ma anche noi agogniamo una VACANZA durante la quale per qualche giorno non siamo costrette a correre al supermercato, a casa della compagnetta, in palestra, catechismo, lavanderia, parlare con le maestre. Ecco, per qualche giorno speriamo che sia qualcun altro a doverlo fare.
E ci immaginiamo anche che i nostri figli ci lascino un po’ da sole, magari perché sono intrattenuti da qualche MiniClub, o qualche torneo di calcio Balilla, in cui il problema di intrattenerli e farli divertire non sarà vostro ma di quei poveri cristi che se li dovranno accollare per poi restituirceli esausti per ora di cena; e che possibilmente alle 20:30, dopo cena e doccia, dormano beati in camera, mentre tu invece sei sul terrazzo a goderti un bel bicchiere di vino/birra/cocktail insomma quello che te pare tanto i pupi dormono e allora C I A O .
Non è un sogno? Non è una visione ultraterrena? Non è la terra promessa con unicorni e arcobaleni? Bene, se sei una di quelle mamme fortunate che là fuori riescono a sperimentare questa esperienza mistica e fantastica, la vacanza in completa beatitudine, servita, rilassata, con la noce di cocco in mano che sorseggi un buon Mojito in cui non devi alzare un dito perché “qualcun altro lo fa al vostro posto”, beh, mie care ringraziate i vostri santi in paradiso, godetevi ogni singolo momento anche per chi non può.
Ma se la tua vacanza estiva si prospetta come la tragica e triste imitazione di ciò che fai tutte le altre 51 settimane dell’anno, solo con un diverso paesaggio, allora cara amica mia, siamo sulla stessa barca e ti comprendo, ti sono vicina. E ti sento molto vicina perché questa non è una vacanza, cavolo! È una tortura.
La chiamano “La mamma in vacanza.”
Perché l’idea del marito è questa: “Amore, che ne dici, andiamo in vacanza al mare/montagna/X città in Europa? Affittiamo una casa e ci rilassiamo!” e l’immagine che ti fai tu nella tua mente è: party in spiaggia, cocktail, musei ed eventi, un aiuto in casa e con i bambini, profumi di sabbia e mare, o di boschi e muschi, o di qualsiasi altra cosa. O forse potrai semplicemente godere un po’ di tempo per te, di serenità, in cui non fai altro che respirare profondamente aria pura, a pieni polmoni e ti ricarichi per il prossimo anno scolastico. E mentre respiri, pensi “Ma che bello! Che sono rilassata! Questa sì che è una vacanza!”.
Naturalmente pensi che la casa sia dotata di ampi spazi in cui i figli potranno divertirsi, uno chef che cucinerà al vostro posto e di qualcuno che si occuperà delle lavatrici, che ogni giorno sistemerà le vostre lenzuola, che vi porterà brioches calde al mattino col caffè che voi sorseggerete davanti a viste mozzafiato.
Poi l’affondo! È una diamine di Casa Vacanze, non avrai nessun aiuto, perché sarai tu l’unico aiuto che avrai. Improvvisamente la visione fantastica si trasforma in un incubo.
La mamma in vacanza non la troverai a sorseggiare a bordo piscina un cocktail: sarà nella bellissima casa vacanze presa in affitto dal marito perché “Risparmiamo, non abbiamo orari definiti per la colazione, abbiamo tutta la privacy del mondo…” senza contare che però cavolo lui ronferà in terrazzo, mentre tu sarai comunque costretta a: pulire cessi, rifare letti, cucinare, andare al supermercato… perché “Pover’uomo lui deve riposare!”. Il tutto sempre stando dietro ai figli, che si annoiano perché non hanno tutte le loro cose, i loro giochi, la tv, il computer… e quindi ti si attaccano al cervello perché “Mamma mi annoio, che faccio?”.
LA MUERTE.
Certo, la felicità è alle stelle “Uh, che bello andiamo in vacanza! Mare! Montagna! Escursioni!”, e il marito e i figli sono un continuo esplodere di entusiasmo, e nessuno capisce perché invece la mamma sia tipo con lo sguardo da Troll?!? Posti nuovi, fantastico!!! Ma… ehi! Chi è che pensa a tutto prima di partire? LA MAMMA. Chi è che pianifica il viaggio estenuante in auto pronta ad ogni evenienza per rendere la cosa il più piacevole possibile? LA MAMMA. Chi è che si assicuri che tutti abbiano tutto l’occorrente per evitare che le vacanze si trasformino inesorabilmente in #cacanze? LA MAMMA.
E chi capisce che la suddetta MAMMA si sobbarcherà di lavoro e che non farà una vera vacanza perché penserà al bene e alla felicità dei figli? Volete saperlo? Ve lo dico io, N E S S U N O. Semplice. Perché tu, mamma, passerai le vacanze come gli altri giorni dell’anno, PENSANDO AGLI ALTRI, PRENDENDOTI CURA DELLE VACANZE DEGLI ALTRI (e quindi pensando alle escursioni, lo shopping, i bagagli, il cibo etcetc), mentre le tue giornate saranno sempre uguali.
Ti occuperai dell’ordine in casa, i costumi da mettere ad asciugare una volta tornati dalla spiaggia, pensare al pranzo e alla cena (senza dimenticare eventuali merende o snack), stare al mare con i bambini, stare attenta che non anneghino, o che non si tuffino a bomba in piscina, trovare un gioco per non farli annoiare, il tutto mentre i tuoi neuroni che con 40°C all’ombra hanno già la consistenza di un uovo strapazzato devono pensare alla doccia, il doposole, secchielli e palette da non perdere perché altrimenti bisognerà raggiungere il più vicino commissariato di polizia per denunciarne il furto se no al figlio parte l’embolo.
Questo quando hai figli più o meno grandi. Pensa se c’è un neonato: esci la tetta, entra la tetta, cambia pannolino, ah! Cavolo dove lo cambio in mezzo ad un bosco in pendenza? Poso il passeggino, prendo la fascia, e le zanzare, e il sole, e il sole, e le zanzare, ecco così che le urla nervose delle 20 possono essere più che normali, quando magari i tuoi vicini danesi non capiscono il perché di queste urla.
Cosa cerco di dire, che le vacanze fanno schifo? NO. Non dico questo (anche se letta così potrebbe essere l’unica cosa sensata da pensare). Noi mamme lo sappiamo. Possiamo lamentarci, sognare il riposino su un’amaca, ma poi cercheremo il modo di rendere le vacanze indimenticabili per i nostri figli. Perché? Perché è quello che fanno le mamme. Mentirei se dicessi che da quando sono mamma le vacanze sono stati solo incubi. Sono sempre bei momenti. A volte si possono trasformare in sessioni di sacrifici enormi da parte nostra, ma se non fossimo noi a farli, allora probabilmente le vacanze in famiglia non si sarebbero mai fatte. D’altra parte essere genitori implica comunque dei sacrifici (sì, tipo quelli che si facevano agli dei! Ahahahah!): periodi INTERMINABILI in cui mettiamo da parte noi stessi (se non completamente, almeno in parte sì!) per rendere l’infanzia dei nostri figli piena di ricordi fantastici… anche a discapito della vacanza della mamma!
Quindi mie care, anche quest’estate ci stamperemo sul viso quel sorriso gigantesco, prepareremo tutto, partiremo, e poi puliremo, rideremo, cucineremo, sistemeremo i costumi, o i completi per la montagna, e docceremo e addormenteremo figli e poi di nuovo da capo, per creare sempre e solo ricordi magici.
Però. C’è un però.
Quando i bambini saranno grandi abbastanza, prima dell’inizio della scuola, tipo la prima settimana di settembre, lascerò tutti e dirò “Ciao, vi ricordate di me che ha reso le vacanze di luglio fantastiche? Ecco, io, questa qui se ne va in vacanza DA SOLA! Ci vediamo tra una settimana!”. Sradicherò un albero di mango intero per farmi daiquiri dalla mattina alla sera, i talloni affondati nella sabbia bianca, servizio in camera a qualsiasi ora, dalla colazione allo spuntino di mezzanotte, leggerò riviste di gossip, libri impegnati oppure guarderò e riguarderò per una settimana serie tv o film fino ad atrofizzare i muscoli (che dovranno poi essere rimessi in sesto da massaggi rilassanti), senza pensare di dover pulire gabinetti o sciogliere nodi dai capelli ricci della piccola. O ancora andrò in giro per pub irlandesi a bere birra fino a vomitare… Oh sì, questo sì che sarebbe fantastico e indimenticabile! E vi assicuro che tutto ciò servirebbe davvero a creare bei ricordi… solo per me!
Voi che ne pensate? Esagerata?
Buone Vacanze
Ho riso, sì, anche io faccio parte del club “mamma in vacanza in appartamento”. Però mi mette meno ansia che portare i miei figli in un hotel “sul suo dritto”, come direbbe l’uomo: già mi vedo bicchieri di cristallo fracassati durante la cena, fiumi di latte e cioccolato sparsi a colazione, bimbi che urlano nel pieno della notte…Senza contare la sfiga di stare in quattro in una camera se per sfiga piove.
Per me meglio in appartamento, mi rilasso davvero di più!
Ciao Priscilla! Sono d’accordo: l’appartamento è molto più comodo se si viaggia con dei bambini. Solo che, come dice Lavinia, sarebbe ancora più comodo se anche gli ometti ci dessero una mano…
Grazie per il tuo commento, buone vacanze!