
Chicche di Mamma si racconta in Agenda
L’ospite di oggi, per la Blogger Mania è Sara del blog Chicche di Mamma, che si racconta in quest’intervista per L’Agenda.
Chicche di Mamma si racconta in Agenda
1) Com’è nato il tuo blog?
Mi è sempre piaciuto il mondo del fashion e del beauty. Era da qualche anno che pensavo di cominciare a scrivere un diario online ma non ho trovato il coraggio. Quando è nata la prima bambina ho pensato ad un baby fashion blog ma non ho trovato il tempo: ero completamente assorbita da lei. Alla fine, quando è nata la seconda bambina mi sono detta: “ perché non provarci? Perché non cominciare questa nuova avventura?” E così è nato il mio blog, lo consideravo il mio terzo figlio.
2) Perché lo hai chiamato Chicche di mamma?
Quando sono diventata mamma, oltre a chiamare la piccola tesoro, amore di mamma etc. la chiamavo anche chicca, chicca di mamma. Con l’arrivo della sorellina sono diventate chicche di mamma. In più ho pensato al significato della parola chicca come cosa preziosa, una rarità e riferito ai consigli che avrei potuto dare nel blog mi è piaciuta l’idea di questo nome.
3) Raccontaci la tua esperienza di mamma.
La mia prima gravidanza è andata benissimo, non ho avuto né nausee né dolori. A dir la verità non ho sentito alcuna contrazione. Sono andata in ospedale perché mi sono ritrovata con il liquido amniotico tinto. Il parto mi è stato indotto con la somministrazione intravenosa di ossitocina ed è stato molto difficile. Non c’era tempo per portarmi in sala operatoria a fare un cesareo; stavo rischiando di perdere la bambina. E così mi hanno fatto un parto operativo vaginale. Con la bambina non è stato facile, piangeva in continuazione e non dormiva mai: ero stanchissima e disperata. Mi dicevano che il mio latte non bastava ma la bambina cresceva bene. Ho provato con l’aggiunta di latte artificiale ma la situazione non cambiava e allora ho deciso di continuare ad allattare e buttare via gli altri tipi di latte. Nonostante la disperazione io e mio marito volevamo subito un altro figlio e quando la bambina aveva 6 mesi sono rimasta di nuovo incinta. Purtroppo al quarto mese l’ho perso e per me è stato un bruttissimo periodo, ho sofferto tantissimo per questa perdita. Dopo 6 mesi ho scoperto la terza gravidanza; ero felice ma non del tutto perché pensavo sempre al bambino non nato. Con il passare dei mesi ho deciso che, per il mio bene, della bambina che portavo in grembo e anche dell’ altra, dovevo tirarmi su. Anche questa gravidanza, a parte le nausee nel primo trimestre, è andata abbastanza bene. Il parto è stato molto più veloce ed ero felicissima di aver dato una sorellina alla mia primogenita. Ero ignara di quello che sarebbe successo dopo… Purtroppo ho rischiato di perdere la vita per emorragia post-partum; mi hanno salvata per un pelo! Ho perso il mio utero e le mie tube e per me è stato un altro duro colpo. Sono rimasta per un bel po’ di tempo senza la mia bambina, mi sono persa i suoi primi 15 giorni di vita ma grazie alla mia forza di volontà e alla mia determinazione sono riuscita ugualmente ad allattarla nonostante si
nutrisse di latte artificiale. Con due bambine la vita cambia ma vi dirò che ho avuto più problemi con la prima che con entrambe. Per fortuna mio marito è stato di grande aiuto ed è riuscito da solo a tenersi entrambe le bambine
quando io ero in ospedale. La primogenita ha manifestato da subito tanta gelosia nei confronti della nuova arrivata ma vederle adesso è una grandissima soddisfazione: litigano in continuazione ma sono sempre insieme e si vogliono un mondo di bene. Da mamma ho potuto constatare che ogni bambino è diverso, sia nei tempi, sia nel carattere quindi non date ascolto a tutte le cose che vi vengono dette e soprattutto evitate i paragoni tra bambini perché non sono tutti uguali: per fortuna!
4) Cosa non deve mai mancare nella borsa di una mamma.
Quando le mie bambine erano piccole, oltre alla mia borsetta, portavo sempre con me una borsa capiente contenente: pannolini, una crema per il cambio pannolino, salviette, fazzolettini, un cambio, qualcosa da mangiare e
l’acqua. Ora che sono più grandi nella mia borsa tengo sempre salviette, fazzolettini e acqua. Ultimamente sto cercando di responsabilizzarle e ogni volta che usciamo si portano una loro borsetta con la merenda e l’acqua.
5) Come sta andando il nuovo anno scolastico per le tue bambine?
Ahimè, quest’anno non sarà un anno facile. Le bambine non vedevano l’ora di ricominciare e rivedere i loro compagnetti. La più piccola ( 4 anni ) è rientrata alla scuola materna il 14 settembre ma dopo soli 5 giorni l’ho dovuta tenere a casa. La più grande ( 6 anni ) doveva cominciare la prima elementare il 23 settembre ma abbiamo dovuto rinviare. Motivo? Siamo in quarantena obbligatoria perché abbiamo avuto contatti con una persona confermata positiva per cui siamo in attesa di tampone. Speriamo che vada tutto bene e che possano rientrare a scuola al più presto. Questo virus ci sta cambiando completamente la vita; noi mamme non possiamo accedere all’interno della
scuola ma dobbiamo “consegnare” il bambino alle maestre e andare subito via.
6) Com’è la tua giornata e quando riesci a ritagliare dei momenti solo per te.
Prima dell’arrivo del Coronavirus la mia sveglia suonava alle 6:00. Subito doccia e mi preparavo prima del loro risveglio. Sveglia alle bambine, colazione, preparare le bambine, accompagnarle a scuola. Una volta rientrata a casa c’erano le pulizie che mi aspettavano. Preparavo il pranzo. Andavo a riprendere le bambine. Di sera visita ai nonni, passeggiata al mare o in paese, un po’ di gioco e alla sera ero talmente stanca che non vedevo l’ora che crollassero ma loro niente! Riesco a ritagliarmi un po’ di tempo quando le bambine vanno a scuola. Non rinuncio mai alla mia camminata quotidiana. E alla sera mi dedico 10 minuti alla pulizia del viso. Questo mese ho una novità, finalmente ho cominciato a lavorare quindi avrò meno tempo ma riuscirò a conciliare tutte le cose.
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Bea
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