Castelsardo
Castelsardo è un caratteristico paesino in provincia di Sassari, caratterizzato da un castello costruito su un promontorio che domina il mare. E’ il paese dove ho trascorso le mie vacanze da adolescente, da ragazza e, adesso che sono mamma, te lo voglio raccontare, descrivendo, in particolare quelle che sono le attrazioni più belle per i bambini.
Castelsardo.
Definita fin dall’antichità “il nido delle aquile” per la sua posizione, in cima a un promontorio affacciato sul mare, nel centro del Golfo dell’Asinara, più che dalle aquile è abitata dai gabbiani, che in cima al promontorio hanno trovato la loro dimora ed è possibile vederli da vicino dalla terrazza del castello. Il binomio aquile-gabbiani sembra insolito ma ricorre spesso nell’isola: tempo fa lessi un libro (Sotto le ali del vento) che narra la storia, ambientata a Cagliari, di due gabbiani alla ricerca dell’occhio dell’aquila da cui ha origine il vento; i due scoprono che l’aquila altro non è che la stessa città di Cagliari, la cui parte storica, vista dall’alto assume, appunto, la forma di un’aquila.
Castelsardo, come tutta la Sardegna, è ricca di misteri, come quello delle Janas, le leggendarie fatine dai poteri magici, abitanti in piccole aperture scavate nella roccia, che prendono il nome di domus de Janas: una di queste è la Roccia dell’Elefante, caratteristica scultura scolpita dagli agenti atmosferici.
Fu scelta dai Romani, che si insediarono nella zona dell’attuale porto di Frigiano, per utilizzarla come scalo commerciale, unitamente ad altri approdi come il portum granaticum (Lu Granaddu) e Cala Ustina.
Nel XIII sec. la famiglia genovese dei Doria fondò un castello-roccaforte, in cima al promontorio del paese, che prese il nome di Castelgenovese. I Doria utilizzarono la rocca durante le varie lotte per il possesso della Sardegna, fino al XV sec. quando gli spagnoli riuscirono a espugnarla, ribattezzandola Castel Aragonese. Nel 1767, ormai sotto il dominio dei Savoia, assunse l’attuale denominazione di Castelsardo.
Il Castello è interamente racchiuso da una cinta muraria fortificata. In origine aveva un solo ingresso, nella zona sud. Successivamente fu aggiunta una seconda porta, a nord, verso il Porto Lu Granaddu, per consentire lo sbocco al mare. Fu, nei secoli, alloggio delle truppe militari. Fino a qualche decennio fa ospitava la Caserma dei Carabinieri. Oggi è luogo adibito a mostre di arte e pittura nonché sede del Museo dell’Intreccio Mediterraneo.
Cosa fare a Castelsardo con i bambini?
- Castello dei Doria: suggestivo per la sua posizione, da cui è possibile godere di un panorama mozzafiato. Il Castello è oggi sede del Museo dell’Intreccio Mediterraneo, antichissima arte tipica di questo paese. Al castello si giunge attraversando i caratteristici carrugi, dove è possibile trovare qualche donna seduta sull’uscio a intrecciare i cestini, a dimostrazione di come quest’arte si sia tramandata nel tempo.
- Parco Lu Granaddu: una passeggiata che dal Castello arriva fino a una piccola area archeologica, costeggiando il promontorio di Castelsardo, permettendoti di ammirare il mare in tutta la sua grandezza
- Roccia dell’Elefante: la roccia dalla caratteristica forma del pachiderma, resa tale dagli agenti atmosferici è, secondo la leggenda, una domus de Janas (le fatine che popolano l’isola)
- Nuraghe Paddaggiu: ribattezzato da noi come “Nuraghe Nostru”, è una delle tante abitazioni primitive che si possono trovare nell’isola.
- Porto: tante barche e pescherecci pronti ad uscire alla ricerca dei preziosi doni offerti dal mare.
Cosa fare con i bambini nei dintorni di Castelsardo:
- Perfugas: il paese del pozzo sacro, uno dei monumenti meglio conservati della Sardegna Nuragica. Il paese ospita anche il meraviglioso retablo di San Giorgio, il più grande della Sardegna, che si trova nella chiesa di Santa Maria degli Angeli. Inoltre, sempre a Perfugas si trova il Civico Museo Archeologico e Paleobotanico che espone i fossili vegetali delle foreste pietrificate dell’Anglona paleolitica.
- Tergu: dove si trova la Chiesa di Nostra Signora, il più importante monastero benedettino dell’Anglona, antico “raduno” dei Cavalieri Templari che dalla Sardegna partivano per la Terra Santa. Molto suggestiva è la Festa di Lunissanti, una processione in costume storico che si svolge ogni anno durante la giornata del Lunedì Santo e che coinvolge i comuni di Tergu e Castelsardo.
- Marina di Sorso: oltre alla spiaggia, qui si trova un parco acquatico dove poter trascorrere una giornata all’insegna del divertimento.
- Valledoria e Badesi: 7 km di spiaggia, resa ancora più bella in primavera, con le sue distese di fiori che arrivano fino al mare.
- Isola Rossa: caratteristica isoletta dall’intenso color vermiglione (o quasi). Anche qui è possibile trascorrere una giornata divertente al Parco Acquatico.
Alcuni personaggi importanti di Castelsardo:
- Maestro di Castelsardo: di questo pittore non si sa niente di molto preciso, tranne che per il fatto che operò, con il suo stile prezioso e raffinato, fra la Spagna, la Corsica e la Sardegna e, in particolare a Castelsardo, intorno al XV sec.
- Eleonora D’Arborea: sposa del genovese Brancaleone Doria, dimorò per 10 anni nel Castello. Si deve a lei l’ampliamento e l’affermazione della Carta De Logu, un codice di leggi scritto in sardo.
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Fonte: Patrimonio Culturale Sardegna: “Castelsardo” a cura di Teresa Porcella e Speranza Serra
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